Commozione, dolore e applausi per l'addio a Toto Cutugno presso la basilica dei santi Nereo e Achilleo a Milano. La gente ha salutato in questo modo un artista che è entrato con semplicità nel cuore delle persone attraverso le sue canzoni e il suo carattere schivo, mai sopra le righe.
In prima fila la moglie Carla, il figlio Nicola e i nipoti nella stessa chiesa dove si era sposato il 4 ottobre 1971, come ha ricordato il sacerdote che ha officiato la cerimonia che durante l'omelia lo ha ricordato così: "Ha lasciato il segno nel mondo, il segno della bellezza delle sue composizioni e della bontà di scelte che non tutti hanno capito". Poi il parroco ha voluto che una parrocchiana leggesse alcuni delle centinaia di messaggi che gli sono stati mandati nelle ultime ore, in maggioranza di abitanti del quartiere che non hanno potuto essere presenti: "Ciao Toto silenzioso abitante della nostra zona, vicino di casa di cui eravamo fieri", ha scritto un fedele. E alla fine, quando la bara è uscita nel piazzale, inevitabilmente e spontaneamente tutti i presenti si sono messi a cantare 'L'italiano'.
IL COMMENTO
La zona buia dell’adolescenza e la campagna che non attira
La contestazione delle “periferie” e l’ascesa delle nuove destre in Europa