GENOVA - Un Salone del Maggior Consiglio 'sold out' a Palazzo Ducale per Roberto Vecchioni che è intervenuto in occasione del ciclo di incontri "Rubens contemporaneo": file di sedie che si sono dovute aggiungere per i tanti fan o curiosi che hanno partecipato all'evento che mette a confronto l'artista fiammingo con grandi personalità del panorama culturale e non solo. Roberto Vecchioni ha parlato della figura dell'artista, de "L'immagine di sé tra luci e ombre" in dialogo con Renato Tortarolo: "L'artista non è un fenomeno, è uno che istintivamente ha l'immaginazione e la sensibilità di tutti già dalla nascita e deve essere se stesso, io ho sempre parlato di me anche quando scrivevo di Robinson, Alessandro Magno o Rimbaud".
Il professore come sempre ha incantato la platea che lo ha accolto con lunghi applausi e grande affetto. Soddisfatta l'ideatrice del ciclo, Anna Orlando, che oltre alla mostra "Rubens a Genova" ha curato anche tutta la rete di iniziative culturali in città, un "network costruito in più di un anno di lavoro e che spero possa diventare un modello da seguire anche per le prossime attività, come richiesto dal primo cittadino Marco Bucci".

A salutare Roberto Vecchioni e i tanti genovesi anche lo stesso Beppe Costa, presidente di Palazzo Ducale, che ha voluto ricordare a Primocanale che la sua call to action è aperta a tutti i cittadini, "aspettiamo tante proposte e idee perché tutti devono sentirsi parte del nostro palazzo e già tante mail sono arrivate per offrirci spunti interessanti".
Silvia Isola
IL COMMENTO
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse
Alla politica del futuro di Genova non interessa?