Cronaca

Il ragazzo era accasciato a terra nella rampa di entrata del garage, nascosto da un dosso
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GENOVA -Il dosso che immette alla rampa d'accesso del garage potrebbe essere stato determinante nel provocare la tragedia di Pegli costata la vita a Andrea Pupillo, 24 anni, senza fissa dimora, travolto da una Mercedes condotta da un cinquantasettenne che stava raggiungendo il parcheggio insieme al figlio di 17 anni.

L'uomo potrebbe non avere visto il corpo disteso nella rampa anche perchè di notte la zona è buia, illuminata solo da un lampioncino.

Quando l'automobilista si è accorto di avere travolto una persona si è bloccato: ma era troppo tardi. Il conducente è rimasto come paralizzato e ha lanciato l'allarme. Sul posto con i medici del 118 e gli agenti della polizia municipale sono giunti i vigili del fuoco del vicino distaccamento di Multedo: sono stati loro a estrarre il corpo ormai senza vita del ventenne da sotto la vettura.

A permettere agli agenti della sezione Infortunistica di ricostruire la tragedia anche la testimonianza di un amico della vittima: il giovane ha raccontato.
"Avevamo bevuto molto e poi abbiamo deciso di dormire nei pressi della rampa del garage. Io mi sono messo su un muretto mentre lui invece si è sdraiato a terra".


Il pubblico ministero Giancarlo Vona che coordina le indagini ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima.

Gli abitanti della zona raccontano che l'area da tempo, da quando è stato chiuso un passaggio a livello, è degradata e malfrequentata: "Ci sono molti sbandati che bivaccano sulle panchine dei giardini e così di notte se è possibile non ci passiamo".

 

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