GENOVA -Venti comuni di ogni parte dell'entroterra di Genova, dalla Val Trebbia, alla Valle Scrivia, sino alla Fontanabuona e poi anche quartieri come Prato e Struppa, è stata una simbolica rivolta quella andata in scena stamane nella sede della Città Metropolitana di Genova per chiedere che lo skytram, che partirà da Brignole, non si fermi a Molassana ma prosegua per pochi chilometri sino a Prato, ultimo lembo della Val Bisagno di Genova. I passeggeri così passerebbero da 70 mila a circa 100 mila, visto che fra Prato ed entroterra potrebbero usufruire del metrò altri trentamila pendolari.
L'incontro è stato chiesto da Claudio Rossi (nel video) e Oreste Genuini, abitanti di Prato e fondatori del Comitato metro di Prato e ha visto la partecipazione, in qualità di padrone di casa, di Claudio Garbarino, consigliere delegato ai Trasporti della Città Metropolitana.
In presenza una decina di sindaci mentre altrettanti si sono collegati on line. Tutti entusiasti della possibilità di avere un tram che in una decina di minuti può trasportare i passeggeri da Prato a Brignole, con tanto di maxi posteggio di interscambio in stile Famagosta, a Milano, dove tutti potrebbero lasciare l'auto e salire sul metrò.
Un sogno? Per ora c'è il progetto e ci sono i soldi (grazie alla presidente della commissione Trasporti, la parlamentare spezzina Raffaella Paita), ma da oggi, il sostegno è stato garantito anche dal parlamentare Edoardo Rixi, della commissione Trasporti della Lega, si tenterà di avere il progetto per prolungare il metro sino a Prato.
I denaro? Servono altri 150 milioni di euro che si aggiungeranno ai 400 già stanziati per la tratta sino a Molassana. La gara per i lavori dovrebbero iniziare entro l'estate.
Fra i più entusiasti Giuseppe Isola, sindaco del piccolo comune di Rovegno, in Val Trebbia, che dista 45 minuti di auto da Genova: "Il metro sino a Prato e la possibilità di un grande parcheggio d'interscambio ci cambierebbe la vita. La sopravvivenza di un comune come il nostro è infatti strettamente legata alla viabilità".
IL COMMENTO
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