Cronaca

Forse una disgrazia: l'uomo, un fedelissimo di Riina, era stato appena scarcerato per deficit cognitivi
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GENOVA - Giallo a Genova nella serata di sabato. Un uomo ha perso tragicamente la vita travolto da un treno merci in transito nella galleria ferroviaria che separa la stazione Principe da quella di Brignole. Dopo i primi rilievi infatti, si è scoperto che l'uomo sarebbe il boss mafioso di Sciacca Totò Di Gangi, uno dei fedelissimi di Totò Riina. Il capomafia, che doveva scontare in carcere 17 anni di pena (era recluso ad Asti), era stato appena scarcerato dalla corte d'appello di Palermo poiché la perizia psichiatrica citava "deficit cognitivi".

I fatti sono accaduti nella sera di sabato verso le 20,30: l'uomo, che era appena sceso da un treno alla stazione Principe, si è incamminato lungo i binari in direzione levante quando è stato investito da un treno merci in transito. Nelle sue tasche c'era un biglietto ferroviario, forse per una coincidenza che lo avrebbe portato verso una città del sud Italia. Sulla dinamica però ancora indagano gli inquirenti, la mobile e Polfer, sul suo cadavere è stata disposta l'autopsia mentre la Procura genovese ha aperto un fascicolo a carico di ignoti sulla sua morte.

Diverse le ipotesi al vaglio: forse una disgrazia, perché Totò di Gangi potrebbe aver perso l'orientamento e in stato confusionale potrebbe essersi ritrovato nella galleria, o ancora potrebbe trattarsi di un suicidio. Esclusa almeno per ora la pista dell'omicidio.

 

 

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