Cronaca

La polizia postale mette in allerta proprio sulle richieste di denaro che possono arrivare attraverso la messaggistica istantanea come Whatsapp, Telegram, Skype, Instagram o via email. I consigli per non cadere nelle truffe
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GENOVA-Nuova truffa nelle caselle postali degli italiani, l'Agenzia delle entrate lancia l'allarme. 

È una nuova tipologia di truffa che si aggiunge alle già più conosciute e di quelle nate nell'ultimo periodo che sfruttano la generosità e la sensibilità verso il popolo ucraino e le raccolte di di denaro per aiutarlo. L'allarme scatta quando si trova nella propria mail un nuovo messaggio, come oggetto: "Mancato versamento dell'imposta di bollo sulle fatture elettroniche nel quarto trimestre 2021".

L'Agenzia delle entrate fa sapere che è "assolutamente estranea all'invio di questi messaggi e pertanto raccomanda di non tenere conto delle email ricevute, di non utilizzare i link indicati, di non scaricare alcun allegato, di non dare seguito alle richieste riportate nel testo e di eliminarli immediatamente". Si tratta di messaggi che potrebbero danneggiare pc, smartphone e tablet, attraverso file contenenti virus o collegamenti a siti web esterni potenzialmente pericolosi.

Sull'emergenza in Ucraina, anche la polizia postale mette in allerta proprio sulle richieste di denaro che possono arrivare attraverso la messaggistica istantanea come Whatsapp, Telegram, Skype, Instagram o via email. Per non cadere nelle truffe, e soprattutto per evitare che simili crimini possano scoraggiare la generosità di chi vuole dare il proprio contributo in favore delle vittime della guerra, si possono seguire alcuni consigli: 

Le raccolte di fondi a scopo benefico vengono generalmente concordate con l'ente pubblico al quale la somma è destinata, che in genere la pubblicizza sulle sue pagine web ufficiali, pur essendo possibile che una raccolta fondi non autorizzata possa poi effettivamente giungere al destinatario indicato, è importante che il cittadino, prima di effettuare la donazione, verifichi se sulla pagina web ufficiale del destinatario, vi siano le corrette coordinate bancarie, diffidando delle richieste di versamento su carte di credito ricaricabili. Inoltre, in caso di dubbio contattare gli uffici della Polizia Postale e delle Comunicazioni sul territorio, facilmente rintracciabili sul web o rivolgersi al sito ufficiale della Polizia Postale e delle Comunicazioni www.commissariatodips.it per chiedere informazioni.

 

 

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