Cronaca

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Mentre la capitale è blindata e a Bologna e Torino preoccupano cortei non autorizzati, a Genova si alza la guardia su quelli che vengono definiti "obbiettivi sensibili", come la sinagoga di Genova di via Bertora e l'azienda marittima israeliana del Wtc
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di Aurora Bottino

Anche a Genova l'attenzione è alta nella giornata che segna il secondo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.

Due anni dopo quella mattina di sangue, la memoria delle vittime torna a intrecciarsi con il tema della sicurezza e con la paura di nuove tensioni. Mentre la capitale è blindata e a Bologna e Torino preoccupano cortei non autorizzati, a Genova si alza la guardia su quelli che vengono definiti "obbiettivi sensibili", come la sinagoga di Genova di via Bertora e l'azienda marittima israeliana del Wtc (dove da settimane ormai è presente un presidio fisso delle forze dell'ordine). Oggi gli occhi sono puntati anche sulle occupazioni studentesche, del liceo artistico Klee e del rettorato di via Balbi. 

Tensione in altre città d'Italia 

A Bologna, il prefetto Enrico Ricci ha annunciato il divieto della manifestazione organizzata dai Giovani Palestinesi proprio per domani, con lo slogan "Viva il sette di ottobre, viva la resistenza palestinese" ed un post in cui celebrano "la più grande azione di resistenza degli ultimi decenni contro l'occupazione coloniale sionista". Nonostante il divieto l'Associazione ha confermato la volontà di manifestare in piazza Nettuno. Un'iniziativa analoga è stata programmata per le 19.30 di questa sera anche a Torino, nella centrale piazza Castello.

Francesca Albanese a Genova 

Oggi è anche la visita della relatrice delle Nazioni Unite Francesca Albanese, che nell'anniversario della strage è a Genova a parlare di Palestina. L'evento, organizzato dall'associazione Defence for Children Italia, Amnesty International e altri, era previsto inizialmente nella sede istituzionale di palazzo Ducale, ma è stato deciso di spostarlo ai Giardini Luzzati. Albanese, nel pomeriggio, sarà anche in visita agli studenti che stanno occupando il rettorato dell’Università di Genova, in via Balbi 5 da ormai settimane.

Le polemiche sulla data del 7 ottobre

"Sono sconcertata - ha commentato Raffaella Petraroli, presidente della Comunità ebraica a Genova - perché è stata scelta la data del 7 ottobre, che è l'anniversario dell'attentato terroristico in Israele, mentre in questo modo si vuole celebrarla come una bellissima vittoria della resistenza palestinese, accettando la tesi di Francesca Albanese che definisce illegittimo lo stato di Israele perché è uno stato colonialista che occupa un territorio. Quello che ritengo ancora più grave è il fatto che l'iniziativa abbia l'appoggio dell' Anpi". 

Albanese, è opportuno l'incontro del 7 ottobre ai giardini intitolati all’ebreo Lele Luzzati? - Leggi qui 

La comunità ebraica ricorderà il 7 ottobre martedì 14: "Lo faremo in uno degli ultimi giorni della festa di Sukkot, una ricorrenza molto sentita dalla nostra comunità". A reputare inopportuna la scelta della data del 7 ottobre anche l'ex presidente della comunità ebraica e già consigliere comunale del Partito Democratico Ariel Dello Strologo: "Non è un problema che venga a parlare, ma la scelta del 7 ottobre è inopportuna", ha dichiarato. 

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