
"Qui siamo oltre l'emergenza ma il Comune ha competenze limitate, il governo deve fare la sua parte, il ministero dell'Interno delle vigilare e trovare soluzioni". Così la sindaca di Genova Silvia Salis sulle problematiche legate allo spaccio e consumo di crack e altre sostanze nel centro storico. La sindaca, insieme a esponenti della giunta, ha effettuato con la giunta un sopralluogo al 'drop in' di vico della Croce Bianca, nell'ex Ghetto, una delle aree più problematiche del centro storico.
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Il sopralluogo di Salis nel centro storico: le tappe
Il sopralluogo è iniziato nell'hub Marinelle in vico Tacconi, è continuato con una tappa a Start Appe, in via Prè. Sempre in via Prè stop alla Semi Foresti, poi l'Hub per Prè e Social Housing. Alla fine la sindaca si è fermata in una delle zone più critiche del centro storico, vico Croce Bianca, al presidio "degli ultimi" gestito da Afet. Ad attenderla c'erano i residenti, che da tempo chiedono che venga fatto qualcosa per trovare una soluzione all'aumento di spaccio e violenza.
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Il drop in di vico Croce Bianca tra speranza e degrado
Il drop in è un presidio di assistenza a persone in condizioni di forte disagio dove l'associazione Afet gestisce una serie di servizi dedicati a persone in condizione di forte disagio. Dallo scorso anno, in nome di una sperimentazione voluta dalla precedente amministrazione, il drop in è stato aperto fino all'una di notte ma questo, secondo alcuni residenti, ha portato a una concentrazione di disagio ulteriore in una zona già a rischio. Secondo Miriam Cancellara, ex presidente di Afet, il problema starebbe nell'aumento spropositato di persone che si rivolgono a loro, che ha avuto un boom durante la sperimentazione notturna.
"La nostra polizia locale sta facendo di tutto e di più - continua Salis -, sta andando anche oltre la propria competenza perché spesso si trova a gestire problemi sanitari legati al consumo di droghe. Serve un comitato straordinario per l'ordine della sicurezza per prendere atto della situazione e stabilire un piano emergenziale. Inoltre vanno ascoltate le esigenze quotidiane del territorio. Lo stiamo già facendo ma bisogna fare di più".
"Emergenza minori non accompagnati, 400 nuovi in un anno. Solo nove questa notte"
Poi Salis si rivolge al governo: "Lo voglio dire chiaramente, il Comune ha competenza limitata. Si parla tanto di Milano insicura, Torino insicura, Roma insicura, Genova insicura, come se la sicurezza fosse competenza dei sindaci, invece è un tema nazionale e internazionale che va gestito con serietà. Noi da inizio anno abbiamo accolto 400 minori non accompagnati, solo stanotte ne sono stati registrati altri 9, questo per dare l'idea di quale sia l'entità del tema. Deve aiutarci il governo, deve aiutarci il ministro Piantedosi".
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IL COMMENTO
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