
Il bimbo di 5 anni scomparso venerdì scorso e per 36 ore rimasto nascosto nella boscaglia alle spalle della frazione Latte di Ventimiglia è stato dimesso dall'ospedale al termine degli accertamenti psico-fisici. Il piccolo, che è stato trovato e soccorso da tre volontari della protezione civile, in un roveto a circa un chilometro e mezzo dal camping dove era giunto con i genitori, versa in buone condizioni di salute, ma sono ancora in corso le indagini per ricostruire l'accaduto.
Dario Mattiauda, il soccorritore della protezione civile di Pompeiana, che ha scoperto assieme ad altri due volontari il piccolo ha raccontato l'emozione del ritrovamento: "Il bambino era nel bosco ai margini di un vallone, rannicchiato tra roveti ed erbacce e immobile, fermo. Non ha detto niente. Poi ha alzato una braccio, ha cominciato a toccarsi il naso e da quel momento è stata un'emozione unica, perché abbiamo visto che era vivo".
Rischia l'accusa di abbandono di minore il testimone che venerdì nel tardo pomeriggio ha visto per l'ultima volta il bimbo. La magistratura sta vagliando la sua posizione anche se non è più una priorità. Il testimone si era presentato alle forze dell'ordine dicendo di aver visto il bimbo e di averlo accompagnato a un bivio, forse aiutandolo ad attraversare, dopo averlo sentito dire "papà, papà". Tuttavia, trovandosi di fronte a un bambino solo, avrebbe dovuto contattare le forze dell'ordine.
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IL COMMENTO
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