Presunti appalti truccati, procura chiede 2 anni e mezzo per il geometra di Castelvittorio

Due anni e sei mesi di reclusione e una multa di 1.400 euro. È questa la pena richiesta dal pm, e procuratore capo di Imperia, Alberto Lari, nei confronti di Fabrizio Rosa, geometra del Comune di Castelvittorio e rup per la procedura negoziata inerente l'affidamento dei lavori pubblici per la ristrutturazione e il recupero urbanistico dell'area comunale destinata alle manifestazioni culturali e ai festeggiamenti, finito a processo con l'accusa di rilevazioni di segreto d'ufficio e turbativa d'asta nell'ambito di una indagine stralcio alla maxi inchiesta dei carabinieri su presunti appalti pubblici truccati, che aveva portato in carcere, con l'accusa di corruzione, nel maggio del 2022, l'imprenditore imperiese Vincenzo Speranza (Edilcantieri Costruzioni Srl) e l'allora sindaco di Aurigo e consigliere provinciale Luigino Dellerba.

Speranza (che ha già patteggiato la pena a 2 anni e sei mesi) e il funzionario Rosa, erano indagati (insieme con Gaetano Speranza, fratello di Vincenzo, che ha patteggiato una pena di due anni, e l'imprenditore Enzo Macrì, assolto in abbreviato, ndr) per l'affidamento dei lavori nell'area manifestazioni del Comune di Castelvittorio, per un valore complessivo di 200mila euro (con importo di 151.705, 62 euro soggetto a ribasso d'asta).

Secondo la pubblica accusa "essere responsabile unico del procedimento di una procedura comporta una serie di oneri, tra cui quello della riservatezza. La turbata libertà degli incanti è compromessa nel momento in cui vengono rivelate le ditte partecipanti alla gara. La rivelazione era finalizzata a pilotare questa gara. Rosa era d'accordo con gli Speranza per farl vincere loro e avrebbe fatto di tutto per ottenere questo risultato".

Diverse le conclusioni della difesa, rappresentata dall'avvocato Marco Bosio, che ha chiesto l'assoluzione per il proprio assistito "per non aver commesso il fatto". Il collegio, presieduto dal giudice Carlo Indellicati con a latere i colleghi Francesca Di Naro e Antonio Romano, ha rinviato l'udienza al prossimo 1 luglio, per repliche e sentenza.

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