Cronaca

Quando la donna morì, nel 2019, la sessantacinquenne si presentò in banca e chiese di ritirare i soldi in forza del testamento: il direttore si insospettì e chiamò i nipoti
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GENOVA - Una 65enne genovese è finita a processo con l'accusa di aver falsificato un testamento da 3 milioni di una ricca anziana, che in realtà non avrebbe mai conosciuto. Il pm Giuseppe Longo ne ha chiesto la condanna a un anno di reclusione.

La vicenda è emersa dopo la denuncia dei nipoti della defunta, assistiti dall'avvocato Pietro Bogliolo. Secondo quanto raccontato dalla beneficiaria, le due donne si sarebbero conosciute durante l'estate del 2017 nel parco di Villa Scassi a Genova Sampierdarena. L'imputata stava piangendo perché si era appena separata e l'anziana le avrebbe chiesto se aveva bisogno di aiuto e si sarebbe detta disponibile ad aiutarla. Si sarebbero viste due volte e un giorno l'anziana decise di fare testamento intestandole tutti i soldi e i titoli per un totale di circa 3 milioni.

Quando la donna morì, nel 2019, la sessantacinquenne si presentò in banca e chiese di ritirare i soldi in forza del testamento. Il direttore si insospettì e chiamò i nipoti. Il testamento venne impugnato e sottoposto a perizia che ne stabilì la falsità. A quel punto il pm bloccò i conti e mandò a processo la presunta beneficiaria.