Cronaca

Nel corso delle indagini i carabinieri forestali hanno scoperto che i due ci avevano provato già il giorno precedente
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GENOVA - Sono stati identificati e denunciati i presunti responsabili del maxi incendio che il 12 settembre dell'anno scorso ha devastato parte del bosco tra il monte Moro e il monte Fasce nel levante genovese.

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Si tratta di due ragazzi residenti tra Quinto e Nervi.  La zona del Monte Moro è da sempre presa di mira dai piromani perché molto isolata e facile da raggiungere anche dai sentieri che partono dal levante della città: a febbraio lassù era divampato un incendio molto esteso che aveva distrutto ettari di vegetazione e anche gli alberelli appena piantata da un'associazione di ambientalisti, A Thousand Trees Project (gli autori della foto pubblicata sulla loro pagina di Fb) per ridare vita a quei costoni affacciati su levante ormai brulli anche a causa dei ripetuti roghi.

Nel corso delle indagini i carabinieri forestali hanno scoperto che i due ci avevano provato già il giorno precedente: avevano incendiato un cumulo di rifiuti lungo la strada del Monte Moro con la speranza che si propagasse al bosco. Il tempestivo intervento dei pompieri aveva però impedito l'espandersi delle fiamme. La sera dopo però sono tornati appiccando il fuoco direttamente al bosco in un tratto di strada di oltre 400 metri, provocando un incendio fin da subito vasto e fuori controllo che è stato spento solo il successivo 14 settembre.

Uno degli indagati avrebbe anche parzialmente ammesso i fatti.

Sempre i carabinieri forestali hanno denunciato un pensionato di Nervi che il 1 febbraio dell'anno scorso dando fuoco ad alcune sterpaglie aveva provocato un incendio dietro al cimitero di Nervi. Ancora, nell'ambito dell'indagine per due roghi divampati a Campo ligure quest'estate, hanno denunciato un residente e perquisito l'abitazione. L'indagine, avviata dai militari della stazione di Campo ligure si è avvalsa anche della collaborazione dei carabinieri del Ris.