GENOVA -Non è servita neppure la schiera di "pali" a vigilare agli angoli della zona: il blitz notturno di un gruppo di ultrà doriani per ridipingere scalinata Sonnino (a sinistra) che unisce il ponte di Terralba a via Casoni, a San Fruttuoso, è fallito per l'arrivo di alcune pattuglie delle volanti della polizia a sirene accese: tutti i tifosi sono riusciti a fuggire, tranne due, bloccati mentre tentavano di farlo in auto. Per loro è scattata la denuncia per imbrattamento.
L'arrivo della polizia in modo così tempestivo, quasi chirurgico, insospettisce i tifosi della Samp, "a nostro avviso - ha riferito uno di loro a Primocanale - sono stati avvertiti dai genoani con cui avevamo appuntamento sotto la scalinata e che invece sono rimasti poco lontano, in piazza Martinez".
L'ultrà poi lancia un appello: "Per evitare ulteriori tensioni ribadiamo che aldilà delle zone delle rispettive gradinate esiste un codice d'onore non scritto per cui non si cancellano mai i murales degli avversari. Le regole si rispettano: come i colori delle scalinate più note, la Montaldo (nella foto a destra ndr) è sempre stata genoana, quelle di via Casoni e di via Ayroli invece sono nostre e nessuno deve toccare".
I deprecabili blitz notturni da colpi di vernice degli ultrà purtroppo sono sempre più frequenti e non risparmiano neppure i palazzi storici o d'interesse artistico.
Dall'inizio dell'anno sono stati almeno sei i tifosi doriani, contro un solo genoano, denunciati per imbrattamento.
I numeri dei tifosi genovesi sottoposti a daspo che non possono mettere piede allo stadio quando gioca la propria squadra invece hanno un trend inverso: 33 sono doriani, ben 109 genoani.
IL COMMENTO
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