Cronaca

Continua il viaggio di Primocanale nel quartiere di Sampierdarena, dove in via Rolando è nata una associazione con l'obbiettivo di riportare la via al suo antico (neanche così tanto) splendore
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GENOVA - "Siamo stanchi". Sono le parole di Fabrizio Nanni, ristoratore ma soprattutto residente di via Rolando.

Continua il viaggio di Primocanale nel quartiere di Sampierdarena, zona spesso definita critica della città di Genova e dove da tempo si denunciano situazioni complesse legate anche all'immigrazione, alla presenza di un grosso centro commerciale e del crollo di ponte Morandi.

Nella parte finale di via Rolando, quella che dall'Istituto Don Bosco arriva fino al liceo scientifico Fermi e continua fino a piazza Masnata, alcuni residenti denunciano la presenza di una fiorente attività di spaccio, diventata ormai "prepotente" e spesso, senza altra possibilità, accettata dai residenti. La via è casa di diverse attività, in alcuni casi anche chiuse dal Questore di Genova in quanto luoghi di ritrovo di persone con precedenti di polizia. Proprio da lì arriva il grido d'allarme dei residenti.

Per questo Fabrizio Nanni e altre quattro persone hanno deciso di provare a cambiare le cose, istituendo, come primo passo, un'associazione, "Gli amici di via Rolando".

"Questa associazione è nata perché siamo stanchi di sopportare tutti quello che accade qui", spiega Nanni. "Tutti i giorni un gruppo di dieci, quindici spacciatori si mettono all'angolo di via Carlo Rolando e via Ulanowski e spacciano, dalla mattina fino a mezzanotte. Siamo stanchi perché lo spaccio porta a un andirivieni di tossicodipendenti, a una sensazione di non sicurezza ma soprattutto aggiunge degrado a una situazione già difficile".

Un gruppo di persone e un obbiettivo: fare ostruzionismo, per quanto possibile, allo spaccio. "Ci sono le condizioni perché questo finisca, perché solo qualche giorno fa ha aperto una nuova realtà che può iniziare a cambiare le cose e questo ci conforta. Allo stesso tempo vogliamo che questo spaccio finisca".

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L'appello è ai residenti: "Vogliamo presentare dei piccoli progetti di riqualificazione per questa zona perché ne ha assolutamente bisogno - continua -. E poi vogliamo che la gente, le persone che abitano qui in questa zona, si interessi al loro territorio, perché l'unico modo per riuscire a risolvere questi problemi è che prendendo in mano la situazione rendendosi protagonista".

"Oltretutto qua c'è un altro pericolo grave, cioè la speculazione degli immobiliaristi. Le agenzie immobiliari speculano su questo territorio e quindi i prezzi continuano a calare. Proprio perché esiste questo degrado. Ma qui a Sampierdarena ci sono anche delle grandi attività, luoghi molto interessanti: abbiamo scuole, palestre, spazi dove si fa sport come pallavolo e calcio, abbiamo anche scuole musicali importanti, scuole di danza".

 

*Per contattarci e segnalare situazioni d'interesse che riguardano Sampierdarena la mail è

 

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