Esausti per il continuo allarme e anche preoccupati, nonostante il cielo stellato e la luna quasi piena in cielo: questa notte gli abitanti di Sestri Ponente che si trovano vicini al rio Cantarena hanno dormito poco a causa di una sirena che ha suonato incessantemente a partire dalle 2.30 della notte fino a quando, alle 10,30 di mattina di domenica non è stato definitivamente risolto il problema.
Tantissime le telefonate alla polizia locale per tutta la notte. Ma l'unico modo per far smettere il suono dell'allarme è stato quello di intervenire in loco: i tecnici infatti non riuscivano a disattivare l'allarme sonoro da remoto, come abitualmente è previsto, a causa dell'erba alta - canne e vegetazione - nel torrente e solo provvedendo allo sfalcio è stato possibile far smettere la sirena di suonare.
Il sistema di allertamento sonoro della Protezione civile è ben conosciuto da chi abita sul Cantarena ma anche sul Molinassi, sul Chiaravagna, sul Fegino e sullo stesso Bisagno: dopo le pesanti alluvioni degli scorsi anni infatti fa parte delle misure per la salvaguardia dell'incolumità degli abitanti. Quando l'avviso sonoro è attivo significa che c'è una imminente situazione di rischio elevato, solitamente di tipo alluvionale: per gli abitanti è il segnale che è necessario attuare le misure di autoprotezione e mettersi rapidamente in salvo.
Ma questa volta le sirene suonavano senza pioggia e anche quella caduta nel corso dell'allerta gialla per temporali di venerdì non poteva giustificare il loro allarme. A causarlo invece, sono state le condizioni del verde presente nel rio e ancora da sfalciare. Canne, rovi, piante spontanee cresciute oltre ogni livello e che non sono state oggetto di operazioni di sfalcio invece hanno fatto la loro: dimostrare che i sistemi di allarme funzionano e anche bene, con buona pace di chi - magari a finestre aperte per il caldo - cercava un po' di riposo notturno.
IL COMMENTO
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