Cronaca

Il sindacalista: "Presidi fondamentali contro le violenze, ma ormai una rarità per la carenza degli organici"
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GENOVA -Il sindacato di polizia Siap a difesa dei posti fissi di polizia degli ospedali.


A parlare è il segretario ligure del sindacato Roberto Traverso che spiega: "Da sempre il nostro sindacato assegna ai presidi di polizia negli ospedali una notevole importanza strategica ed istituzionale perché riferimento fondamentale per attivare una fruttuosa attività d'indagine di fronte a pazienti che si rivolgono ai pronto soccorsi con lesioni e traumi sospetti".

"Presidi che se fossero adeguatamente rafforzati o aperti presso altri ospedali della Liguria - aggiunge Traverso - sarebbero un supporto efficace ad arginare i fenomeni di violenza che stanno affliggendo il personale medico sempre più esposto a insulti e percosse da quella parte d'utenza incivile ed intollerante".



Detto questo, ha spiegato il sindacalista in un lungo comunicato, occorre muoversi con moltissima cautela prima di creare false aspettative su quei territori dove c'è bisogno di creare progettualità condivise e coordinate tra le forze in campo, prima di promettere ai cittadini imminenti aperture di presidi fissi di polizia.

Alla luce della notizia sul sopralluogo alla quale ha partecipato anche la polizia di stato, presso l'ospedale di Villa Scassi di Sampierdarena, occorre precisare che abbiamo già richiesto ai vertici della questura di Genova di precisare all'Asl3, che avrebbe chiesto la riapertura del presidio chiuso ormai da più di 10 anni, che sulla base delle risorse umane a disposizione, sarebbe inimmaginabile aumentare ulteriormente i carichi di lavoro che gravano ad oggi sugli organici degli uffici della questura.

"Sofferenza - spiega ancora Traverso - che interessa trasversalmente tutti gli organici, nessuno escluso, visto che a Genova, oltre ai carichi di lavoro istituzionali, bisogna continuare a tenere un livello altissimo di attenzione mediatica in un Centro Storico dove si concentra l'attenzione politica locale sulla sicurezza mentre il resto del territorio trascurato deve essere comunque seguito in particolare dalla Polizia di Stato".

Commissariati, Ufficio Immigrazione e Uffici passaporti - scrive ancora Traverso - sono in ginocchio, per non parlare dei carichi di lavoro che gravano su chi ha l'onere del controllo del territorio e delle investigazioni in un momento storico delicatissimo".

"Per questo - a detta del sindacalista - fermo restando l'importanza dei posti fissi di polizia negli ospedali, bisogna pensare a come organizzarli coinvolgendo nel modo giusto la prefettura, la polizia locale, che già collabora presso i posti fissi del Galliera e di San Martino dove per garantire la fascia oraria 08/20 la polizia di Stato si trova in grave difficoltà, e le guardie giurate, le quali, se adeguatamente collocate dalla prefettura in un contesto organizzativo, possono contribuire a fornire un utile supporto".

 

Nella foto il posto fisso dell'ospedale Galliera riaperto nel 2016 grazie alla polizia locale e alla polizia di stato, ma proprio per carenze di organico spesso chiuso.

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