Cronaca

Una è la dottoressa della Salute mentale che alla richiesta dei genitori di ricoverare il figlio avrebbe preso tempo e gli agenti che il primo maggio non si attivarono
1 minuto e 38 secondi di lettura

GENOVA -  Due poliziotti e un medico della Salute mentale indagati nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte omissioni dopo l'omicidio di Alice Scagni, la donna uccisa dal fratello Alberto il primo maggio scorso a Genova. Le ipotesi di reato sono omissione d'atti d'ufficio e omessa denuncia.

"La notizia che finalmente ci sono tre indagati sulle omissioni gravi che si sono manifestate in questa drammatica vicenda non può non farmi piacere. È un primo passo verso l'accertamento della verità. Auspico - ha detto l'avvocato Fabio Anselmo, il legale che assiste i genitori di Alice e Alberto - che venga iscritta la denuncia che abbiamo fatto per omicidio in conseguenza di altro reato e, cioè, di quelle omissioni".

Nel registro degli indagati sono finiti la dottoressa della Salute mentale che alla richiesta dei genitori di ricoverare il figlio avrebbe preso tempo e gli agenti che il primo maggio non si attivarono nonostante le richieste della madre e del padre di Alice.

Omicidio Scagni, secondo la procura Alberto era capace di intendere e volere - LA NOTIZIA

"Non siamo ancora persone offese per la legge ma vedere che la giustizia fa il suo corso verso la verità ce lo ricorda con dolore insopportabile, amplificato. Il danno per noi sono due figli persi". Così Antonella Zarri, la mamma.

"La verità che si fa strada - continua - e di cui noi siamo certi è che sono stati rubati. Ho il cuore che è una pietra pesante. Ci auguriamo ora trasparenza sugli atti, la possibilità che i nostri diritti di genitori possano essere tutelati grazie anche al nostro avvocato".

Sindacato polizia attacca famiglia Scagni: "Accanimento contro gli agenti" - IL DIBATTITO

Il legale aggiunge: "Credo sia giusto e fisiologicamente corretto che i genitori della famiglia Scagni vengano qualificate persone offese e possano aver accesso alle notizie fruibili non dai giornali ma dalla procura". Nei giorni scorsi il perito del gip aveva dichiarato Scagni semi infermo di mente, mentre per la procura sarebbe capace mentre per i genitori è totalmente incapace.

 

ARTICOLI CORRELATI

Venerdì 21 Ottobre 2022

Scagni seminfermo di mente. La mamma lo urlava da tempo ma perché nessuno l’ha ascoltata?

Alberto Scagni è seminfermo di mente. Lo ha stabilito Elvezio Pirfo, il perito del giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni, che ha depositato la sua relazione che verrà discussa il prossimo 3 novembre (leggi qui). I legali Elisa Brigandì e Maurizio Mascia potranno così puntare a uno scont
Giovedì 03 Novembre 2022

Omicidio Scagni, secondo la procura Alberto era capace di intendere e volere

La procura ha chiesto la riapertura dell'incidente probatorio, che si sarebbe dovuto discutere oggi, e l'udienza è stata rinviata al 22 dicembre
Venerdì 21 Ottobre 2022

Omicidio Scagni, Alberto al gip: "In quel momento ero un altro"

Il perito nella relazione scrive: "Non ha mai fatto una propria ricostruzione di come si sia svolto l'omicidio, negando di averlo compiuto tranne che in due colloqui"