ALBENGA - Aggiornamento 15. Oltre 100 vigili del fuoco con 70 volontari dell'Antincendio boschivo sono al lavoro sul vasto incendio che ha interessato un'area di 400 ettari, il doppio di quanto era andato bruciato l'anno scorso in tutta la primavera-estate. L'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, che stamani ha fatto un sopralluogo a Borgo Verde, nel comune di Villanova d'Albenga, ha confermato che attualmente gli sfollati sono tre: una persona che viveva sola in un appartamento andato completamente distrutto e altre tre persone, membri di un unico nucleo familiare, che abitavano l'appartamento sovrastante quello distrutto e che è stato dichiarato inagibile. Tutti gli altri stanno rientrando nelle loro residenze (GUARDA L'INTERVENTO DELL'ASSESSORE).
Aggiornamento ore 11,30. Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha confermato l’arrivo di un terzo canadair, proveniente da Olbia, che si aggiungerà agli altri due già operativi nello spegnimento dell’incendio di interfaccia che sta interessando la zona di Albenga, nel savonese. Intanto è iniziato il rientro nelle proprie abitazioni delle persone sfollate.
Bruciano ancora i boschi tra Albenga e Arnasco con le fiamme che alimentate dal vento si sono spostate verso Cisano sul Neva. Continua a distruggere ettari di bosco l'incendio partito sabato da Arnasco appena dietro Albenga. Sono in tutto settanta le persone fatte allontanare dalle abitazioni nella zona dell’aeroporto di Villanova d’Albenga. Di queste quaranta sono state fatte sfollare dalla frazione Villaggio Borgomare e metà ha trovato una sistemazione in autonomia mentre i restanti sfollati sono stati ospitati al Palafiori di Villanova informa Regione Liguria. Altri abitanti delle zone interessate hanno deciso di abbandonare in autonomia le proprie case per ragioni di sicurezza.
Alcune abitazioni lasciate vuote in località Coasco nel comune di Villanova d'Albenga sono andate distrutte dalle fiamme. L'aeroporto di Villanova d'Albenga resta chiuso così come la strada provinciale da Villanova d’Albenga verso Ortovero. Sono comunque presenti strade alternative e non risultano persone isolate. Situazione problematica lungo tutta la strada provinciale 453, in particolare tra Borgo Verde e Marina Verde, dove vi sono molte case minacciate dal fuoco. Chiusa l'Aurelia bis tra Albenga e Alassio. Regolare il traffico lungo l'A10.
Vigili del fuoco e volontari dell'antincendio boschivo al lavoro senza sosta per cercare di limitare l'avanzare delle fiamme. Operativo anche il Coc e la protezione civile regionale. Per tutta la giornata di domenica sono rimasti impegnati circa 50 tra pompieri e volontari più tre elicotteri e un canadair che hanno provveduto ai lanci per cercare di domare l'incendio alimentato anche dal forte vento.
L'assessore alla Protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone a Primocanale fa il punto: "E' una situazione molto complessa. E' una situazione critica con oltre 70 evacuati tra Albenga, Villanova e zone limitrofe con tante persone che hanno passato la notte fuori casa per sicurezza. Abbiamo posizionato una vasca sul fronte di Cisano sul Neva per permettere agli elicotteri di pescare acqua in tempi più veloci e contenere l'avanzata delle fiamme. Quasi tutto il Ponente nella notte è stato interessato dalle fiamme tranne quella dell'incendio anzi il vento ha favorito l'avanzata dell'incendio".
I sindaci di Arnasco, Albenga e Villanova d'Albenga hanno parlato di "notte infernale, una situazione mai vista prima" (Leggi qui). "Voglio dire grazie a tutti i soccorritori che in queste ore non si sono fermati un attimo per aiutare i cittadini e domare le fiamme. Massima prudenza" scrive il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sui social. Lunedì mattina con la luce del sole riprenderà l'attività dei mezzi aerei. Nel pomeriggio di domenica si sono sviluppati due piccoli incendi nello spezzino, uno a Santo Stefano di Magra e uno a Luni, entrambi sotto controllo. Un altro incendio nella serata di domenica si è sviluppato a Imperia.
IL COMMENTO
Cuocolo, la dimostrazione che a Genova i "giovani" possono fare bene
Il senso civico di Besi