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GENOVA - Una raffica di incidenti dalle prime ore dell'alba a Genova: il primo in ordine temporale prima delle sei è avvenuto in via delle Ginestre nell'area di Staglieno, e ha causato qualche problema alla viabilità. Un automobilista è rimasto infatti incastrato con il suo mezzo tra le auto parcheggiate: una via stretta e tortuosa, dalla quale è stato impossibile liberarsi. Nessun ferito, ma la via è rimasta chiusa fino a quando il carro attrezzi non è arrivato e non ha liberato la circolazione. Sul posto, a gestire il traffico, anche la polizia locale genovese.

Diversi gli incidenti in centro: in corso Monte Grappa un incidente ha coinvolto una donna a bordo di un motociclo: è stata portata in codice giallo all'ospedale Galliera dalla Croce Bianca Genovese.

Un altro incidente è invece avvenuto in via Peschiera, all'incrocio con via Assarotti, alle 8,45 circa: anche in questo caso il ferito è un motociclista, un uomo di 40 anni portato al Galliera dalla Croce Oro Sampierdarena. In tutti gli incidenti, presente sul posto la Polizia Locale. 

Subito prima, intorno alle ore 8, erano stati registrati incidenti di lieve entità e senza feriti in via Perlasca e in via Burlando, sempre a Genova. Alle 9,30 nuovo scontro: il teatro dell'incidente è via Adamoli, a Molassana.

(notizia in aggiornamento)

VENTIMIGLIA - È attesa per lunedì 2 ottobre, a Ventimiglia, la visita del ministro degli Interni Matteo Piantedosi. La situazione delicata che sta vivendo la città di confine, in materia di flusso migratorio, sta infatti tendendo banco da diverse settimane sia sotto il profilo politico sia sotto quello umano.

Ventimiglia per un verso, Lampedusa per un altro, stanno catalizzando l’attenzione oltre che dell’Unione Europea (costretta se non a fare, a dire qualcosa) anche dei media internazionali. La città sul confine italo-francese soffre infatti per la presenza di migranti, praticamente in ogni angolo della città ( sia di giorno sia di notte) mentre  Lampedusa per i continui sbarchi incontrollati.

In Italia, sembra, che la parola d’ordine sia accoglienza mentre, in Europa, tutela.

La spaccatura politica, solidale, umanitaria non fa che far perdere la fiducia, soprattutto da parte dei residenti delle realtà più coinvolte, nel Governo ma soprattutto nei confronti dell’Unione.

Chissà, se a questo punto, almeno il Governo Italiano riuscirà a fare qualcosa di concreto perché, come noto, Ventimiglia, vive questa situazione da  quasi 10 anni.

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Ventimiglia, la città di confine, la città dei migranti, la città spaccata, la città del coprifuoco, la stessa che i francesi ogni venerdì invadono per fare la spesa è  una città dalle mille sfaccettature e dalle migliaia di storie. Spesso simili, talvolta diverse ma sempre storie sono. Chi la ama, chi la odia, chi la vede come una meta da raggiungere per continuare il suo viaggio alla ricerca di una vita, forse, migliore, come  Mohamed, Mustafa, Joseph, Gabi, Lila. 

La maggior parte ha con sè decine di fogli di respingimento timbrati dalla Gendarmeria e dalla polizia francese, ma, per loro, sono solo  fogli bianchi con un timbro rosso: nulla di più, nulla di meno. Vogliono andare in Francia o nel Nord Europa,  tentano di oltrepassare il confine, a tutte le ore: a piedi,  in auto, in treno.

Si nascondono nei bagni dei convogli diretti in Francia, nei bagagliai della auto, nei rimorchi dei tir in sosta in autostrada, girano di notte sperando di non essere visti: qualcuno ce la fa, la maggior parte no. 

Mohamed, ad esempio, è stato fermato a Breil dalla Gendarmeria. Era a piedi, ci ha provato. Era convinto di raggiungere i suoi amici ma, sul suo cammino, ha trovato le divise blu. Portato alla frontiera di San Luigi, ha con sè solo il telefonino. Seduto sul muretto, dice di avere freddo e fame ma il suo sguardo continua a fissare le montagne che separano l'Italia dalla Francia.

I volontari delle tante associazioni, che si preoccupano di dare cibo e acqua ai migranti respinti,  lo invitano a seguirli. Mohamed ha fame. Li segue. Si riempie le tasche di dolci e cioccolata...poi sparisce. Ha detto che stanotte, a piedi, riproverà ad oltrepassare il confine. Continuerà a farlo, sino a quando non riabbraccerà i suoi amici.

  

LUMARZO - Un incendio di grossa entità è scoppiato questa notte intorno alle 4.50 in una palazzina di Lumarzo, frazione Lagomarsino. A prendere fuoco un palazzo di tre piani di piccole dimensioni. A dare l'allarme due vicini di casa, che hanno poi fatto uscire dall'abitazione tre persone: due anziani e la loro badante.

I due avrebbero usato una scala da lavoro per far scendere i tre dal balcone. Subito dopo l'intervento dei vigili del fuoco, tre squadre, del distaccamento di Genova, che ha provveduto a concludere le operazioni e a spegnere le fiamme.

I tre sono stati trasportati per precauzione all'ospedale policlinico San Martino di Genova a bordo della Golf 3 ma non sono in pericolo di vita.

A supportare il lavoro di spegnimento delle fiamme anche i vigili del fuoco di Chiavari. Ancora da chiarire le cause che hanno portato all'incendio.

 

 

 

GENOVA -"Violentata dal mio ex compagno".

E' la denuncia choc di una ragazza di 25 anni ai carabinieri della stazione della Maddalena, nel centro storico.
La notizia della presunta aggressione sessuale è trapelata dal pronto soccorso dell'ospedale Galliera dove la giovane si è recata ieri sera per farsi medicare dopo la violenza subita.

La ragazza ha detto di essere stata attirata nella casa dell'ex compagno con un pretesto. Poi l'aggressione e la violenza.
 
Appena i medici e gli altri operatori sanitari hanno appreso del racconto della ventenne hanno avvertito le forze dell'ordine.

Dopo le visite e gli esami svolti in ospedale la ragazza è stata dimessa e ha potuto raggiungere con alcuni familiari la caserma della stazione dei carabinieri della Maddalena. Lì ha sporto una dettagliata denuncia dell'aggressione sessuale subita dal suo ex compagno.