
Per le amministrative comunali Genovesi 2025 gli stranieri candidati (elettorato passivo) e votanti (elettorato attivo) aumentano, come è ovvio in una realtà in trasformazione dal punto di vista sociale e demografico e che, soprattutto dalla fine degli anni Ottanta, è stata attraversata da diverse fasi migratorie con l’insediamento in città di nuove popolazioni.
Prima che si aizzino accuse di razzismo o discriminazione, preciso che le persone candidate sono (e devono essere) a tutti gli effetti cittadini italiani residenti (o con doppia cittadinanza di cui una italiana), si farà però riferimento ai luoghi di nascita dei candidati come da riferimento al tabellone elettorale ufficiale delle elezioni comunali 2025 (Liste dei candidati per l’elezione diretta alla carica di Sindaco e di 40 consiglieri comunali che avrà luogo domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025, cioè quello che si trova appeso in tutti i seggi elettorali e in appositi spazi in tutti i quartieri).
Già le elezioni del 2022 avevano visto l’elezione in Consiglio comunale del Cittadino Italiano di origine marocchina Si Mohamed Kaabour detto Simo nato a Casablanca, ma “da 30 anni in Italia” come recita il suo attuale spot elettorale che circola sui social media. Si Mohamed Kaabour ritenta una nuova elezione al Consiglio comunale nella lista PD a sostegno di Silvia Salis.
Sempre le precedenti consultazioni avevano visto eletti cittadini italiani nati all’estero e rappresentanti delle principali comunità straniere nel Municipio Centro Ovest: Manuel Eduardo Aragundi Piedra detto Aragundi (di origine ecuadoriana, eletto nel PD poi passato ad Azione), Bogdan Sebastian Badiu (di origine rumena, eletto in Fratelli d’Italia), Erlinda Manaj (di origine Albanese, eletta in Fratelli d’Italia). Aragundi, insegnante, è ora candidato al consiglio comunale nella “lista riformista” a sostegno di Silvia Salis.
Ma sono molti i cittadini nati all’estero che tentano l’elezione in consiglio comunale, per la sala Rossa di Palazzo Tursi-Albini, oltre ai già citati Si Mohamed Kaabour (Marocco) e Manuel Eduardo Aragundi Piedra (Ecuador), si rilevano 11 candidati nati in Ecuador (la comunità più rappresentativa a Genova), 3 nati in Perù (comunità in crescita), 2 in Brasile, 2 in Albania, 2 in Iran, 1 in Cile, 1 in Senegal, 1 in India, 1 in Vietnam, 1 in USA, 1 in Etiopia, 1 in Giordania, 1 in Ucraina, 1 in Repubblica Dominicana e 8 nati in stati comunitari (compresi alcuni rappresentanti della comunità di origine rumena, fra le più presenti in città. Per questa nazionalità dell’area UE possono votare ed essere candidati anche senza cittadinanza italiana, i residenti se iscritti alle liste elettorali). I candidate nati in stati esteri sono numericamente prevalenti nelle liste di centrodestra a sostegno di Pietro Piciocchi, si tratta spesso di persone già impegnate in associazioni o nel sociale, ovviamente è anche chiara la volontà di intercettare una popolazione di origine straniera sempre più estesa, a livello quantitativo, in città, anche se l’elettorato attivo spetta solo a chi ha ottenuto la cittadinanza italiana, fatto salvo quanto detto per i cittadini UE residenti.
Anche questa fotografia, sempre più complessa e articolata, rappresenta la città di Genova del 2025 con 60mila residenti nati all’estero o con singola cittadinanza straniera (Ecuador, Albania, Romania, Marocco, Bangladesh, Senegal, Ucraina, Perù ai primi posti) a cui si aggiungono i nati all’estero con cittadinanza italiana, doppia cittadinanza o comunitari e residenti che possono esercitare l’elettorato attivo e passivo alle condizioni già esposte.
*Francesco Gastaldi Professore associato di Urbanistica, Università IUAV di Venezia
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IL COMMENTO
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