Cronaca

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di a.p.

La polizia di stato di Ventimiglia ha svolto con la polizia di Nizza un'attività d'indagine che ha permesso di sgominare una rete organizzata di soggetti di origine straniera dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso la frontiera italo-francese di Ventimiglia e Nizza. Sono 18 le persone indagate, 13 sottoposte a misure cautelari in Italia e in Francia, 5 arrestate in flagranza di reato.

Pagavano dai 75 ai 250 euro a persona a viaggio (quelli certificati sono almeno trecento) i migranti che da Ventimiglia volevano espatriare con l'aiuto di una organizzazione criminale con base in Francia smantellata nel corso dell'operazione "Scenic" della polizia di frontiera italiana e francese.  I risultati dell'operazione sono stati illustrati stamani alla presenza del procuratore di Nizza Damien Martinelli con il collega di Imperia, Alberto Lari e dei dirigenti della polizia di frontiera italiana, Martino Santacroce e del dipartimento delle Alpi Marittime Emmanuelle Joubert. Sei le persone arrestate a Nizza dalla polizia francese e sottoposte alla misura cautelare in carcere mentre sette sono quelle fermate dalla polizia italiana. Di queste 6 sono state sottoposte alla misura cautelare del divieto di dimora e una a quella della custodia cautelare in carcere. Cinque sono i passeur arrestati: 4 francesi tra cui due donne.

I migranti venivano contattati nella zona di Ventimiglia e successivamente affidati ai passeur che li portavano oltre confine su veicoli con targa francese, spesso noleggiati. L'indagine è partita nel novembre del 2023 da una serie di attività di osservazione della squadra informativa e di polizia giudiziaria della polizia di frontiera di Ventimiglia e ha avuto il suo punto di svolta con l'individuazione di una Renault Scenic (da qui il nome dell'operazione) con a bordo tre nordafricani. Il monitoraggio si è poi esteso a oltre venti veicoli tra auto e furgoni, quasi tutti con targa francese, molti dei quali risultati regolarmente noleggiati o immatricolati in garage fantasma. Gli stranieri - tunisini, egiziani, bengalesi e iracheni - potevano essere trasportati anche cinque alla volta. I viaggi venivano effettuati nel primo pomeriggio, in tarda serata o nelle prime ore del mattino e il trasporto si concludeva a Nizza con il deposito dei migranti presso stazioni ferroviarie, autobus o aree di servizio

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