Cronaca

Torna alla homepage
Il pubblico ministero Walter Cotugno aveva chiesto, più di un mese fa, due arresti domiciliari e 11 interdittive
1 minuto e 45 secondi di lettura
di Redazione

La giudice per le indagini preliminari Silvia Carpani ha respinto la richiesta di 13 misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta che vede coinvolti ammiragli e funzionari di varie capitanerie di porto e dirigenti della Tirrenia-Cin. Per la gip non ci sarebbero le esigenze cautelari. Il pubblico ministero Walter Cotugno aveva chiesto, più di un mese fa, due arresti domiciliari e 11 interdittive.

Traghettopoli, il Riesame: "Motori non a norma ma compagnia solida, no a sequestro" - LEGGI QUI 

Le accuse, a vario titolo, sono di frode, falso e corruzione

Le accuse, a vario titolo, sono di frode, falso e corruzione. Ai militari delle capitanerie vengono contestati 87 biglietti gratuiti o scontati, per un valore di circa 20 mila euro. La procura aveva chiesto e ottenuto il sequestro di quattro navi, per un valore di 64 milioni. Sequestro che è stato annullato nei giorni scorsi dai giudici del Riesame. In particolare, secondo i magistrati (presidente Massimo Cusatti), la compagnia è "solida e ha liquidità" e anche in caso di futura condanna potrà versare i soldi allo Stato. Ma, soprattutto, se è vero che siano state contraffatte le marcature di alcune componenti dei motori "non si può parlare di una frode in pubbliche forniture". Per i giudici, per quanto riguarda la contraffazione dei motori, "l'analisi dei supporti informatici e della documentazione sottoposta a sequestro ha permesso di accertare che gli indagati, una volta appreso che le autorità di controllo stavano procedendo a specifiche verifiche sulle marcature Imo dei componenti dei motori sulle motonavi interessate, hanno proceduto all'apposizione di false marcature sui numerosi componenti che ne erano privi".

Il pm potrebbe comunque impugnare e chiedere ancora l'applicazione delle misure

Per quel che concerne la frode, invece, il Riesame cita una sentenza della Cassazione secondo la quale la nozione di "pubblica fornitura non possa essere estesa fino a ricomprendere anche i rapporti derivanti, come nel caso di specie, da una concessione di beni o servizi pubblici". Il pm potrebbe comunque impugnare e chiedere ancora l'applicazione delle misure.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook  

ARTICOLI CORRELATI

Venerdì 16 Maggio 2025

Traghettopoli, il Riesame: "Motori non a norma ma compagnia solida, no a sequestro"

Le motivazioni della decisione dei giudici che hanno ordinato alla Procura di restituire i quattro traghetti sequestrati