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GENOVA- A pochi giorni dalla decisione da parte della Corte dei conti di dare il via libera alla procedura di cessione di Autostrade per l'Italia al consorzio guidato da Cassa Depositi e Prestiti, anche l'associazione Onlus MobìGe ha espresso la propria opinione evidenziando lo sdegno sulla questione.

"Anche noi diciamo VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA - apre così il comunicato- Il cambio di proprietà di ASPI sarà una vera cuccagna per i Benetton. Aggiungeranno ai profitti fatti negli anni anche a causa dei mancati esborsi per manutenzioni mai effettuate (come sappiamo dalle code per cantieri che in questi 4 anni la Liguria ha dovuto subire) questa “buona uscita” da 9.3 miliardi. Allo Stato, nella veste di Cassa Depostiti e Prestiti, rimarranno da pagare i ristori per ca. 3,4 miliardi (comprese eventuale spese per danni che potranno uscire dal processo), le spese per le manutenzioni mai fatte (ca. 7 miliardi) oltre alle spese per le opere connesse alla nuova concessione (investimenti per ca. 14,5 miliardi). Un vero affare, non c’è che dire! Anche perché ai privati ex soci dei Benetton (che non pagheranno nulla) interessa solo che la Concessione venga rinnovata in modo da continuare a remunerare i loro investitori. Ma a ciò si aggiunge anche la promessa dell’amento delle tariffe".

"La notizia che la Corte dei Conti pare aver dato il nulla osta al passaggio di azioni dai Benetton a Cassa Depositi e Prestiti per la proprietà di ASPI non ci lascia stupiti (le classi dirigenti si coprono quasi sempre l’un l’altro) ma sicuramente ci indigna e ci sconforta. Sentivamo puzza di bruciato alla notizia del patteggiamento in fase di udienza preliminare che ASPI e SPEA hanno proposto nel corso del processo per il crollo di Ponte Morandi. Lo Stato potrà così dire che, in fondo, ha tolto il controllo della società ai Benetton e che questa può essere intesa come un’ammissione di responsabilità. Ammissione, si badi bene, che non ha valore processuale e che, nel merito, per la fame di giustizia, non conta un fico secco - continua la nota - La notizia seguente della convocazione da parte della Corte dei Conti per “spiegazioni” delle due parti in contrattazione ha aggiunto timori che fosse tutto preordinato. E infatti, senza neanche un po’ di pudore, arriva la notizia del via libera alla vendita. Non possiamo che sommarci, come genovesi, italiani, e studiosi di mobilità, alle parole di vergogna che Egle Possetti ha buttato in faccia agli attori di questa vicenda, attori che sono la famiglia Benetton, gli investitori stranieri, i politici italiani, le nostre istituzioni".

In altri termini - chiosa il comunicato - saranno gli utenti (cioè noi tutti) a pagare in parte questa transazione. Complitemi nuovamente ai nostri governanti! E in più aggiungiamo noi dal nostro punto di vista, ASPI dovrà costruire nuovi tratti stradali e autostradali (dalle nostre parti: tunnel sotto il Porto, tunnel della Fontanabuona, Gronda) che aumenteranno di molto i danni che la mobilità insostenibile legata all’uso della automobili sta arrecando al Pianeta, ma anche alle tasche delle famiglie in termini di costi per l’acquisto e l’uso non indispensabili delle automobili. Un altro buon affare dei nostri governanti, visto che questa “pubblicizzazione” della autostrade non è finalizzata alla sostenibilità del settore della mobilità ma solo a garantire il dividendo quali soci di una SPA. Insomma oltre alla vergogna anche un disastro prossimo venturo" conclude il comunicato.

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