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La spiegazione del Comune dopo che lunedì sono entrati ufficialmente in funzioni quelli tra via Canevari, corso Montegrappa e ponte Castelfidardo e quello tra corso De Stefanis e via Bertuccioni
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GENOVA - Il tema dei semafori intelligenti arriva in consiglio comunale a Genova. Da questo lunedì sono entrati ufficialmente in funzioni quelli tra via Canevari, corso Montegrappa e ponte Castelfidardo e quello tra corso De Stefanis e via Bertuccioni. 

Il consigliere del Partito democratico Alberto Pandolfo in aula rossa ha chiesto chiarimenti sul funzionamento dei dispositivi che registrano chi passa con il rosso. "Tra le criticità - spiega Pandolfo -, c'è quella che chi attraversa rischia di intralciare l'incrocio ma in modo lecito. Ho chiesto che laddove vengano installati i T-Red vengano portate avanti azioni preventive per la sicurezza e di regolamentazione rispetto ai dubbi di ricevere una multa anche dove si fa una manovra lecita".

Il dubbio è per chi resta in mezzo all'incrocio dopo aver passato col il semaforo col verde, nel mentre il traffico congestionato fa scattare il rosso con il veicolo però ancora in mezzo all'incrocio. Un dubbio che l'assessore alla Polizia locale di Genova Sergio Gambino allontana: "Il semaforo intelligente sanziona il passaggio col rosso, entra in funziona solo se al passaggio del veicolo della linea dello stop il semaforo è già rosso, quindi sfatiamo un falso mito. Se uno passa col verde (o col giallo ndr) e nel mentre il semaforo diventa rosso il T-red non eleva la sanzione".

Il sistema, inoltre - spiega ancora Gambino - non emette la sanzione in automatico ma dà un avviso e poi c'è un agente della polizia locale che quella sanzione la deve validare. Può capitare un errore dell'operatorie ma in quel caso con la contestazione verrebbe annullata in autotutela".