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ITALIA - Non ci sarebbe alcun nesso fra il terremoto di magnitudo 4.1 registrato in Liguria e le altre scosse che hanno colpito le Marche (3.9) e la Sicilia nella zona dell'Etna (3.6). Secondo il sismologo Carlo Meletti della sezione di Pisa dell'Ingv 8istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), "non c'è alcuna relazione, le distanze fra i luoghi in cui sono avvenuti i terremoti sono di centinaia di chilometri perché possa esserci un nesso".

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Dei tre terremoti, il più profondo (24 chilometri) è quello avvenuto nelle Marche, a Folignano, in provincia di Ascoli Piceno: "è più profondo rispetto ai terremoti tipici dell'Appennino", ha aggiunto l'esperto. "E' localizzato lungo la costa delle Marche, in una fascia esterna che ha una sua sismicità", ha aggiunto, con meccanismi diversi da quelli che si osservano nei terremoti tipici dell'Appennino.

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Ha delle peculiarità anche il terremoto avvenuto in Liguria, in una zona non molto sismica e nella quale non si sono rilevati storicamente terremoti troppo forti. Anche in questo caso il meccanismo è diverso da quello tipico dei terremoti dell'Appennino e legato alla compressione fra l'Appennino a Est e l'arco alpino a Ovest.

Quanto al terremoto in Sicilia, sebbene sia avvenuto nell'area dell'Etna, è stato generato da un meccanismo indipendente dal vulcano e legato a faglie che si trovano nella zona, note ai sismologi.