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Con la siccità che ha colpito la Liguria si aggrava ulteriormente il problema delle condutture di Rivieracqua, che fanno acqua da tutte le parti
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IMPERIESE - Non piove, la Regione Liguria ha chiesto lo stato di emergenza, l'agricoltura è in ginocchio, in tanti comuni vi è il razionamento dell''acqua ma innumerevoli sono gli sprechi d'acqua potabile dovuti allo stato in cui versano tubazioni e vasche gestite da Rivieracqua ( società che gestisce la rete idrica della provincia di Imperia).

È il caso dell'acquedotto sulle alture di Diano Arentino, da settimane oggetto di lavori. Nello specifico, il rifacimento dell'intonaco del soffitto. "Già - spiega Nicola Kranz, imprenditore agricolo - gli operai sono al lavoro ed io non ho acqua da 5 settimane. Nulla da eccepire sull'opera di ristrutturazione ma come si puo' vedere per consentire i lavori è necessario svuotare l'acquedotto. L' acqua - prosegue - viene convogliata in questa cisterna da 3000 litri e - sorride - quella in eccesso da settimane serve a rinfrescare querce e strada interpoderale. È follia. Mi sono rivolto a sindaci, responsabili di Rivieracqua ma nulla...ho quindi  contattato un legale . Tra oggi e domani mi trasferirò temporaneamente da parenti perché così non posso più andare avanti".

Dal 7 luglio la Regione aspetta la risposta del Governo in seguito alla richiesta per lo stato di emergenza dovuto alla siccità, già riconosciuto a Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia Romagna. "Ho firmato il decreto di richiesta dello stato d'emergenza al Governo che contiene circa 10 milioni di euro di interventi emergenziali. Si va da bypass, scavo di pozzi, vari interventi che hanno quei caratteri di urgenza" aveva dichiarato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

SICCITÀ, LA REGIONE CHIEDE AL GOVERNO LO STATO D'EMERGENZA - LEGGI QUI

L'assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone, ospite ieri sera nella trasmissione di Primocanale Tiziana&Cirone, ha fatto il quadro della situazione: "In consiglio regionale stanzieremo 5 milioni e 800 mila euro per le prime emergenze e per provare a scongiurare il razionamento dell'acqua idro-potabile e poi per anticipare le risorse di quei 27 milioni per previsti nel Pnrr per sostituire le tubature del Roja. Nel Ponente dobbiamo portare avanti degli interventi per eliminare il limo dal pescaggio della falda - precisa ancora Giampedrone -. La tempesta Alex di qualche anno fa ha messo a dura prova l'unico pozzo su cui peschiamo noi e in parte la Francia. Il limo va a insediarsi su quella falda. Per questo serve un intervento. Una situazione che ha di fatto complicato una situazione già di per se molto complessa. L'idea è quella di sostituire tutta la tubatura del Roja".

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"La situazione è sotto gli occhi di tutti - racconta l'allevatore Agostino Raviolo -. Il bestiame rischia di morire di sete. Non sappiamo cosa fare". La sua mandria è composta da 230 capi e ogni mucca beve 50 litri d'acqua al giorno: "Devono aiutarci - dichiara -. La soluzione immediata? Intervento dei vigili del fuoco in attesa che vengano attuate le proposte fatte dalle associazioni in materia di riserve idriche attraverso la realizzazione di vasche. Stiamo vivendo un incubo".

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