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"Teniamo presente che non c'è una scarsità di acqua, i limiti siamo noi stessi se ci diamo delle regole che non permettono di fare dighe, o le pale eoliche, poi non ce la possiamo prendere se ci mettiamo il doppio dei tedeschi a fare le cose", ha detto Toti
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GENOVA - "Domani firmo il decreto per l'emergenza siccità. C'è da affrontare un problema strutturale per quanto riguarda la rete idrica. Il Pnrr può essere una risorsa per gli investimenti, ma dobbiamo tenere presente che non c'è una scarsità di acqua, i limiti siamo noi stessi se ci diamo delle regole che non permettono di fare dighe, o le pale eoliche, poi non ce la possiamo prendere se ci mettiamo il doppio dei tedeschi a fare le cose". Lo afferma il presidente della regione Liguria e leader di Italia al centro Giovanni Toti al forum Ansa a Roma. 

Non è una notizia che sconvolge gli animi dopo che l’Osservatorio di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale ha definito il livello di ‘alta severità idrica’ per tutto il territorio ligure. L'allarme è scattato a inizio giugno: pochissime piogge con scarsi livelli d'acqua caduti. Dalle analisi emerge infatti in Liguria una situazione di criticità idrica, soprattutto nel ponente, e un elevato rischio per l’uso di acqua potabile a causa del perdurare dell’assenza di precipitazioni significative fin dall’autunno 2021, situazione aggravata dal periodo estivo caratterizzato dall’aumento delle temperature, dalla scarsità delle precipitazioni, dall’aumento dei consumi in ragione della stagione turistica. 

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