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Oggi l'incontro dell'Osservatorio per decretare i livelli di rischio nella nostra regione
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Decreto del consiglio dei ministri per ufficializzare lo stato di emergenza idrica nazionale, creazione della figura del commissario straordinario per il contrasto e la prevenzione della siccità sono le due mosse attese oggi a Roma per fronteggiare la carenza di acqua in Italia. Ma è anche il giorno dell'incontro - che riguarda direttamente la Liguria - dell'Osservatorio Utilizzi Idrici dell'Appennino Settentrionale: la riunione, convocata per il pomeriggio del 4 luglio, valuterà la tipologia di rischio a cui si affaccia la nostra regione rispetto alla siccità.

Visti i dati dei livelli delle acque e delle riserve e analizzate le previsioni tra caldo e scarsa pioggia, è probabile un passaggio per la nostra regione dallo stato di criticità media a quello di alta severità. In questo caso, la Liguria potrebbe richiedere lo stato di emergenza al governo, come già hanno fatto altre regioni italiane. Proprio il consiglio dei ministri in queste ore si appresta a delineare il quadro legislativo all'interno del quale le regioni potranno muoversi ufficializzando la dichiarazione di stato di emergenza nazionale con un decreto legge e con la creazione della figura del commissario nazionale per l'emergenza siccità. A questo potrebbe affiancarsi un commissario regionale.

Per il premier Mario Draghi "la crisi idrica ha due cause, una è un deficit di pioggia degli ultimi 3 anni, una scarsità di precipitazioni non solo quest’anno ma anche nei precedenti; poi ovviamente l’aumento delle temperature, e non c’è dubbio che il cambiamento climatico abbia un effetto, ma poi ci sono anche cause strutturali come la cattiva manutenzione dei bacini e della rete che spetterebbe ai concessionari".

L’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici in atto nel distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale è stato istituito nel 2016 e riunisce ministero, regioni, associazioni, istituti di ricerca per valutare e gestire le attività di prevenzione della siccità. In Liguria, dopo le linee guida regionali, ci sono oltre 50 comuni che hanno deciso di emettere ordinanze locali per regolamentare l'uso dell'acqua nel territorio. Si va dal divieto di docce in spiaggia, allo spegnimento delle fontane, fino alla raccomandazione di utilizzare l'acqua potabile solo per motivi igienico-sanitari e alimentari.

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