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Analisi sulla prima parte del 2025 e le proiezioni per la seconda parte dell'anno: "I dazi potrebbero incidere sull'export tra i 180 e i 450 milioni"
3 minuti e 46 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Il bilancio generale è positivo per quanto riguarda l’economia di Genova con situazioni però diverse tra loro a seconda dei settori: crescono i comparti dei servizi e della manifattura, cala ancora la produzione industriale soprattutto quella legata al mercato interno. Capitolo a parte merita il discorso dei dazi imposti dagli Stati Uniti. All’interno di questo scenario l’andamento della cantieristica navale ha di fatto “giocato d’anticipo” sulle vendite verso gli States ma questo porta come conseguenza a una domanda che a conti fatti è stata “rubata al domani”. È questa la fotografia scattata da Confindustria Genova per quanto riguarda lo scenario economico del primo semestre del 2025 e le proiezioni per la seconda parte dell’anno. Per quanto riguarda il turismo l’attività rimane alta sugli stessi livelli del 2024.

L'impatto dei dazi Usa

Al momento gli effetti dei dazi non si sono registrati in maniera rilevante ma vanno a pesare sul breve periodo. A questo elemento andrà poi aggiunto la prevista svalutazione del dollaro spiega Confindustria Genova. "Per quanto riguarda i dazi - analizza Giacomo Franceschini, responsabile del centro studi di Confindustria Genova -. Bisognerà capire quanto sarà in grado la nostra economia di ricollocare i prodotti nel mercato interno. Le prospettive per il secondo semestre infatti vede un’assenza di variazione per quanto riguarda le esportazioni mentre è prevista una crescita del fatturato del 2,3%, un aumento dell’1% degli ordini e un +0,6% degli occupati". Lo scenario vede un impatto negativo dei dazi che potrebbe incidere tra i 180 e 450 milioni sull'export verso gli Stati Uniti. Misure, quelle decise dal presidente Donald Trump, che potrebbero toccare circa 1-1,3% degli occupati della Liguria che lavorano in settori chiave dell'export. I settori esposti sono quelli delle lavorazioni di metallo, macchinari, prodotti alimentari e chimico-farmaceutici. Per quanto riguarda la Liguria il peso delle esportazioni negli Stati Uniti di settori chiave come navi, imbarcazioni e prodotti petroliferi raffinati si aggira intorno al 12,6%. 

Ipotesi forno elettrico per l'ex Ilva e futuro aree

"Lo scenario non è del tutto negativo - spiega il presidente di Confindustria Genova Umberto Risso -. Sappiamo bene quali sono i problemi di fondo e poi se ne aggiungono altri che variano in continuazione". E sull'ipotesi forno elettrico per l'ex Ilva di Cornigliano aggiunge: "Si avrebbe una produzione completa. Salvaguardia ambientale? Questa è una particolarità italiana, noi abbiamo più o meno le stesse norme che ci sono in Europa. Abbiamo la tendenza a peggiorare le norme europee e questo è un problema che ci ritroviamo in tutte le situazioni fondamentali. E poi c'è sempre la questione delle aree, c'è l'attesa di capire quanti sono le aree che avanzano e quelle sono le uniche aree vere che abbiamo da sfruttare. Ci sono numerose aziende interessate, avere l'attracco marittimo è fondamentale, ci sono molte imprese che assemblano parti che arrivano via mare". 

L'export

Nel primo semestre del 2025 regge l'export genovese, da una parte c'è il +2% degli ordini esteri anche basato sull'accelerazione in vista dei dazi Usa, dall'altro c'è un calo degli ordini italiani che fa segnare un -1,7%. In generale si registra una crescita degli occupati dello 0,2%. Con i dazi dal primo agosto al 30% sarà elemento chiave cercare di sopperire alla diminuzione degli ordini attraverso mercati interni che per ora registrano un calo.

Traffico container

I settori del trasporto, della distribuzione e della logistica hanno riportato un aumento del giro d'affari con il traffico container che ha registrato un +1,5% ma nel complesso le merci fanno segnare una variazione del -5% tra il primo semestre del 2024 e il primo del 2025. Crescono invece del 27% le rinfuse solide mentre calano del 15,1% le rinfuse liquide.

Terziario e sanità

Per quanto riguarda i servizi si registra una crescita del 2,2% per quanto riguarda il fatturato italiano, aumento più moderato per quanto riguarda il fatturato estero che fa segnare un +0,6%. Situazione che si rispecchia anche per quanto riguarda l'occupazione che vede un +1,4%. In riferimento alla sanità privata si segnala un aumento continuo del fatturato (+5,8%) e di conseguenza aumentano le prestazioni (+1,5%) anche se poi si è verificato un calo degli occupati dello 0,5% rispetto al primo semestre del 2024.  

Turismo

Cresce il turismo soprattutto grazie al fatturato estero (+1,3) mentre quello italiano è rimasto sostanzialmente invariato (-0,1%) con numeri comunque alti. Cresce di poco l'occupazione all'interno del settore. A questo poi si aggiunge tutto il mercato legato ai B&B e simili che non rientra nei dati. Tra gennaio e aprile si è registrato un aumento delle presenze dell'11% (+8% italiani e +17% stranieri).

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