
In Liguria sono quasi 105mila le persone in povertà energetica. Si tratta di circa 56mila famiglie, ovvero il 7% dei liguri, che non possono permettersi di accedere a servizi energetici essenziali, come riscaldamento, acqua calda, illuminazione e l'energia per alimentare gli elettrodomestici (compreso i condizionatori), necessari per un livello di vita dignitoso. I dati sono stati elaborati dalla Cgia di Mestre.
L'aumento del costo dell'energia ha ampliato negli anni la percentuale di persone che faticano a pagare le bollette e che li vede mettere in campo azioni tese al risparmio. E in questi giorni di caldo intenso con Genova il bollino rosso e notti più che tropicali con le temperature massime che sfiorano i 40 gradi e le minime che non scendono sotto i 25 in molti vorrebbero trovare rinfresco grazie ai condizionatori.
Ma leggi di mercato durante l'estate portano a un aumento del prezzo dei condizionatori. Secondo un'analisi di Facile.it il costo medio stimato per l’uso durante i mesi estivi ha raggiunto gli 86 euro al mese, pari a un incremento del 3% rispetto al 2024 e del 20% rispetto al 2023, con un costo di quasi 260 euro per l'intera stagione estiva.
Sono tre le condizioni tipo del capofamiglia in povertà energetica: disoccupato, pensionato, lavoratore autonomo. Altro elemento che incide rimanda al fatto che il 70% degli artigiani e dei commercianti lavora da solo, non ha dipendenti o collaboratori familiari. Questo, come sottolinea la Cgia di Mestre fa sì che molti artigiani e piccoli commercianti abbiano pagato due volte l’impennata delle bollette di luce e gas verificatasi negli ultimi tre anni. La prima come utenti domestici e la seconda come micro imprenditori. Infatti gli artigiani, esercenti, negozianti e i piccoli imprenditori pagano il 55% in più delle grandi industrie manifatturiere o commerciali.
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IL COMMENTO
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