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CANNES - "La Genova del futuro sarà sempre più internazionale, dove poter lavorare bene e con un'alta qualità della vita". Così inizia, in inglese, il suo discorso il sindaco Marco Bucci al "Marché international des professionels de l'immobilier" la maggiore fiera di riferimento del real estate, del mercato immobiliare e dell'edilizia. 

"Questa è una grande città che vuole diventare sempre più internazionale - spiega - questo è il sogno che ha questa città e che deve diventare realtà. Oggi questo plastico ha avuto un successo incredibile, non me lo aspettavo. Molte opere non hanno ancora un finanziamento ma abbiamo ancora un po' di anni per fare tutto e lo faremo. C'è molto interesse di privati sulla parte turistica e sulle case che aumenteranno valore nei prossimi anni".

"Diciamo che non sono i sogni miei, sono i sogni di tutta la città. Questo è il dream della città di Genova 2030 che deve diventare realtà. Non bisogna associare il mio nome a queste cose, bisogna associare il nome di tutti i genovesi perché questa è la grande città internazionale di cui abbiamo bisogno per noi, per i nostri figli, per le future generazioni".

CAMPOROSSO - Paura questa mattina in una scuola primaria di Camporosso, dove questa mattina le insegnanti hanno avvertito odore di gas all'interno di un'aula.

L'allarme è scattato intorno alle 10. I bambini sono stati evacuati dall'edificio e condotti in cortile in via precauzionale, successivamente sono stati prelevati dalle famiglie che li hanno riportati a casa. Sul posto i vigili del fuoco di Imperia.

 

 

GENOVA - Un'altra mattinata al buio a Molassana dove già ieri i commercianti avevano denunciato ore al buio all'interno di negozi, bar ma anche la scuola.

Oggi stessa storia: ancora un blackout dai civici 123 fino al 165 rosso, comprendendo bar, tabacchi e anche la scuola che ospita l'IC di Molassana. Secondo i commercianti si tratterebbe del terzo blackout nel giro di una settimana: il primo sarebbe stato domenica, il secondo nella giornata di ieri, mercoledì, infine oggi.

(Notizia in aggiornamento)

 

 

GENOVA - "La cassa integrazione straordinaria per i 48 lavoratori genovesi di Technisub sino a fine 2024 è una buona notizia ma anche quello della delocalizzazione è e deve restare un tema centrale" così il deputato del Pd Luca Pastorino commenta la risposta arrivata dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone sulla questione relativa al futuro della storica azienda genovese fondata nel 1962 da Luigi Ferraro e storico marchio di attrezzature subacquee, controllata dal 1982 dalla francese Aqualung. Oggi la gestione è in mano a un fondo americano. 
 
 
A Genova è scattato lo stato di agitazione. All'interno dello stabilimento in Val Bisagno di Genova si producono prevalentemente maschere, pinne e boccagli. I lavoratori lunedì scorso sono scesi in piazza per chiedere garanzie (Leggi qui). Il gruppo, proprietà del fondo d’investimento statunitense Barings, ha annunciato “la progressiva cessazione delle sue attività produttive condotte presso lo stabilimento Technisub di Genova. La multinazionale francese “ha deciso di trasferire le attività della sede italiana, i mezzi di produzione e il know-how, verso il suo impianto produttivo di Blackburn, in Inghilterra.
 
Il deputato ligure Pastorino al termine della risposta arrivata dall'esecutivo ha aggiunto: "La mia richiesta al Governo, in particolar modo al ministro del made in Italy Adolfo Urso, è che si faccia carico al più presto del tema della delocalizzazione di queste piccole attività produttive, ma anche di quelle più grandi. Coinvolgerò nuovamente il ministro per monitorare la situazione" conclude Pastorino.