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GENOVA - Nelle linee programmatiche 2022 - 2027, viene riportata l'intenzione del Comune di Genova di essere promotore dello sviluppo e della diffusione della raccolta differenziata di qualità attraverso campagne di sensibilizzazione della cittadinanza per incentivarne la collaborazione e limitare l’abbandono di rifiuti grandi e piccoli.

In una nota il consigliere comunale della Lega, Alessio Bevilacqua spiega: "Visto che i parchi e i giardini pubblici sono frequentati ogni giorno da tante persone, fra cui anziani e famiglie e il problema principale della raccolta differenziata in questi luoghi è l’introduzione dei rifiuti all’interno del contenitore sbagliato, con una mozione, approvata dal Consiglio comunale, ho chiesto che nelle aree verdi a fruizione pubblica, vengano incrementati i contenitori per la raccolta differenziata che renderebbero possibile differenziare i piccoli rifiuti prodotti dalle tante persone che frequentano questi luoghi anche avviando un progetto di educazione ambientale che viene richiesto da diverse realtà: associative, commerciali, comitati di quartiere, oltre che da tante famiglie. Per questo ho richiesto di programmare un’implementazione dei contenitori per il conferimento di diverse tipologie di rifiuto all'interno di parchi, giardini pubblici ed impianti sportivi aperti al pubblico del territorio comunale. Spiace solo che la sinistra, per pure questioni ideologiche, si sia astenuta su un argomento così importante”.

 

CANNES - È stato inaugurato oggi lo stand del Comune di Genova al Mipim di Cannes ed è subito stato visitato da molti addetti ai lavori, soprattutto esteri, del real estate e investitori del settore. Nello stand è esposto il grande plastico di Genova 2030, il modello 6 metri per 2 della città del futuro.

Ad aprire la prima giornata di incontri al salone internazionale di Cannes è stata l'assessore al Marketing territoriale Francesca Corso. "Il Mipim si conferma una vetrina internazionale con una grande affluenza di pubblico selezionato e motivato - ha detto Corso - nelle prime ore di apertura abbiamo registrato nel nostro stand molte visite soprattutto di referenti di società immobiliari e della finanza internazionale. Molti gli europei in particolare inglesi, svizzeri, tedeschi, olandesi ma anche giapponesi e americani oltre agli immancabili francesi e italiani. Il plastico sta riscuotendo molta curiosità perché dà un impatto immediato della visione della città del futuro, connessa da nuove infrastrutture e in forte sviluppo anche dal punto di vista della portualità".

All'interno dello stand, che ha visto al taglio del nastro anche il presidente e ceo del Mipim Michel Filzi, è possibile anche fare un tour virtuale con un visore VR che porta nel futuro, esplorando in metaverso alcuni progetti di Genova 2030. Domani al Mipim sarà presente l'assessore all'Urbanistica Mario Mascia che alle 11 farà un focus sulla rigenerazione urbana e a seguire sul Waterfront di Levante, mentre nel pomeriggio sulle infrastrutture strategiche di connessione. Giovedì 14, alle 11.15 saranno presenti il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti per "Genova 2030: la città del futuro" e a seguire una serie di incontri istituzionali e b2b.

Ricavi cumulati a 95 miliardi di euro, redditività del 10% nel 2026 e dell’11,5% nel 2028 e raddoppio del flusso di cassa a 1,35 miliardi, questi altri obiettivi del piano industriale 2024-2028 presentato da Leonardo. Le tecnologie Cyber (inclusa la crittografia post-quantistica), il continuum digitale, il cloud computing, una maggiore potenza di calcolo, le connessioni a banda ultra-larga, l’Intelligenza Artificiale e la sicurezza cibernetica sono le direttrici chiave per lo sviluppo tecnologico della nuova Leonardo. Si tratta degli abilitatori strategici per poter presidiare al meglio il nuovo scenario della sicurezza: interoperabilità multi-dominio, comando e controllo, comunicazioni ad alte prestazioni, global monitoring, architetture system of systems, resilienza informatica e sistemi autonomi. 

Il Piano Industriale 2024-2028 si concentrerà sulle capacità di ciascun segmento di business. Per le Divisioni, l'obiettivo è quello di rafforzare il core business e aprire la strada alla sfida più ampia in materia di sicurezza

Nel settore elettronica, che ha chiuso il 2023 con ricavi a € 7,5 mld (47% sul totale), ordini a € 9,7 a mld, l’obiettivo è quello di diventare un player globale nel settore nell'elettronica per la Difesa attraverso una maggiore competitività, investimenti nella tecnologia, razionalizzazione del prodotto concentrandosi sull'offerta di base e sfruttando la partnership con Hensoldt. Durante il Piano 2024-2028, la Divisione Electronics prevede una crescita di ordini, ricavi ed EBITA rispettivamente del 3%, 8% e 13%. Negli elicotteri, che hanno chiuso il 2023 con ricavi a € 4,7 mld (30% sul totale), ordini a € 5,5 mld, gli obiettivi sono quelli di rafforzare il posizionamento di player globale nel segmento civile e diventare un attore chiave nel militare, incrementando la conversione degli ordini e potenziando lo sviluppo dei prodotti per raggiungere una posizione di leader nel settore dei rotori.

Per gli Elicotteri, nell’arco del Piano si prevede una crescita degli ordini, dei ricavi e dell'EBITA rispettivamente del 2%, 6% e 8%. Per i velivoli, settore che ha chiuso il 2023 con ricavi a € 2,9 mld (20% sul totale), ordini a € 2,4 mld, Leonardo intende giocare un ruolo da protagonista nei principali programmi di cooperazione internazionali, sostenere l’elevata redditività e aumentare la competitività attraverso l’aggiornamento del portafoglio prodotti. Nel periodo del Piano, gli ordini, i ricavi e l'EBITA della Divisione Velivoli dovrebbero crescere rispettivamente dell'11%, del 7% e del 4%.
L’obiettivo della divisione Aerostrutture, che ha chiuso il 2023 con ricavi a € 636 mln (4% sul totale), ordini a € 644 mln, è diventare un fornitore profittevole, sfruttando sia l’eccellenza operativa che la ripresa del mercato, e accrescerne la dimensione attraverso la sigla di partnership strategiche. Nel corso del Piano, gli ordini e i ricavi della Divisione Aerostrutture dovrebbero crescere rispettivamente del 16% e del 17%, con il breakeven nell’EBITA atteso entro la fine del 2025. La mission nel settore cyber è quella di sfruttare le opportunità di accelerazione della domanda per accrescere le dimensioni attraverso una crescita organica e inorganica, acquisendo competenze distintive con l'obiettivo di diventare un key player europeo. Durante il Piano, gli ordini, i ricavi e l'EBITA nel settore Cyber dovrebbero crescere rispettivamente del 16%, 13% e 33%. Nel settore spazio, che ha chiuso il 2023 con ricavi a € 701 mln, l’obiettivo è consolidare le attività in una nuova Divisione e sfruttare le capacità esistenti per diventare un leader europeo nei segmenti ad elevato valore aggiunto, seguendo un percorso di crescita organica da integrare con leve inorganiche. Nell’arco del Piano, gli ordini, i ricavi e l'EBITA nello Spazio dovrebbero crescere rispettivamente del 10%, 11% e 16%.

Una battuta su Piaggio. "Ci hanno chiesto se volevamo essere coinvolti Non abbiamo partecipato alle manifestazioni di interesse" per Piaggio Aeros, indica l'a.d. di Leonardo, Roberto Cingolani. "Questo business è fuori dal nostro portafoglio, ci concentriamo sul core business. Abbiamo risposto che non è nella nostra strategia".

GENOVA - Il consiglio comunale di Genova dice sì ai corsi di educazione sessuale nelle scuole dell'infanzia cittadine. Un tema spesso dibattuto che ha visto l'aula rossa d'accordo su come affrontare la questione. 

La mozione presentata dal gruppo del Pd a prima firma Rita Bruzzone impegna il sindaco e la giunta a "promuovere, in sinergia con la direzione dei servizi educativi del Comune di Genova, la formazione di docenti e di personale educativo per costruire o implementare, laddove esistano già, percorsi di educazione emozionale da rivolgere al servizio 0-6 anni come primo e fondamentale strumento di investimento educativo e di progetto culturale al fine di contrastare qualsiasi violenza di genere" e "a istituire un tavolo di regia che veda protagoniste scuole, centri antiviolenza e associazioni per favorire un’offerta omogenea di percorsi contro la violenza di genere nelle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio Genovese".

Ma a Tursi si è discusso anche di come affrontare il problema del bullismo e del cyberbullismo. L'obiettivo è creare un'autoformazione dove saranno gli stessi giovani ad affrontare la tematica seguiti da esperti come spiega la consigliera di Vince Genova Arianna Viscogliosi: "L'obiettivo è promuovere iniziative volte alla salute mentale dei bambini, dei preadolescenti, degli adolescenti e dei giovani e delle loro famiglie. Oltre a questo si chiede alla giunta di valutare, di concerto con Regione Liguria, di promuovere campagne di sensibilizzazione e prevenzione, all’interno delle scuole, a partire dalla scuola primaria, per sensibilizzare maggiormente sul tema della salute mentale nei giovanissimi. E infine di valutare di rafforzare progetti volti a realizzare momenti di confronto nelle scuole, finalizzati a migliorare la conoscenza con la finalità di prevenire situazioni di disagio nell'età dell'adolescenza, evidenziando i rischi derivanti dal bullismo, dal cyberbullismo, tali potenzialmente da condurre a pratiche di autolesionismo, a ideazione suicidaria o al suicidio".

Il consigliere della Lega Alessio Bevilacqua sul tema ha anche proposto un ordine del giorno, che è stato approvato, di organizzare progetti di informazione e comunicazione sul bullismo e cyberbullismo all’interno delle scuole e di porre su un apposito cartello a forma di targa con la scritta "Stop bullismo - scuola debullizzata" fuori dalle scuole che attuano progetti di informazione e comunicazione sul bullismo e cyberbullismo.



 

GENOVA - Un intervento immediato e un progetto a più ampia visione basato su vasche capaci di contenere l'acqua ed evitare che questa finisca nella strada. Il Comune di Genova prova a trovare una soluzione per i continui allagamenti che si verificano quando piove nel sottopasso di via Pacoret de Saint Bon a Multedo. Il tema è finito al centro delle discussioni del consiglio comunale a Palazzo Tursi. Durante le giornate di pioggia il sottopasso si allaga obbligando la polizia a deviare il traffico in uscita dal casello di Genova Pegli. 

La consigliera del Pd Rita Bruzzone ha presentato un ordine del giorno. La risposta dell'assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente annuncia una serie di lavori che verranno eseguiti nell'area e che dovrebbero servire a trovare una soluzione. L'assessore spiega "dovrebbe essere Autorità Portuale ad intervenire, risultando la foce del rio Rostan in area demaniale, ma il Comune interverrà comunque. Giovedì si faranno i prelievi per verificare e caratterizzare il materiale. Infatti il rio Rostan, scendendo verso il mare, contiene diversi materiali di cui va esaminato il contenuto prima del relativo abbancamento. Il primo intervento mira a consentire un minimo di scarico dell'acqua, che risulta molto difficoltoso al netto di continui interventi di pulizia delle caditoie. Oltre al primo intervento, il Comune sta lavorando a un progetto più articolato che prevede la realizzazione di uno scavo di 200 metri di fognatura per portare l'acqua in due vasche fatte realizzare nei primi anni '90 dall'allora assessore Dispensa. Queste due vasche, congiuntamente all'attivazione di due pompe, consentiranno di pompare l'acqua e di farla scaricare nel torrente Varenna per risolvere definitivamente il problema dei continui allagamenti". 

Il problema nasce dal rio Rostran che sfocia proprio nella zona. Alcuni decenni fa, spiega il Comune, l'attuale campo sportivo di Multedo si affacciava direttamente sul mare che, rispetto ad allora, si è allungato di 250 metri. Questo lavoro nel tempo è avvenuto per via da una parte del "naturale dilavamento delle colline svolto dall'azione erosiva dell'acqua provenienti dai monti, ma anche per il progetto di rinaturalizzazione della cava ex Pian di Carlo. Infatti, i 900mila metri cubi di materiale abbancato, diventati poi 1,2 milioni, a causa dell'azione di dilavamento dell'acqua sono finiti nel torrente Varenna che li ha trasportati in mare, prima che il mare li riportasse sulla spiaggia".

In passato in due diverse occasioni l'Autorità Portuale ha eseguito il dragaggio del canale di accesso al Porto Petroli e a Fincantieri "in modo da consentire il transito delle navi, mentre risale al 2002 la realizzazione da parte di Ireti del collettore fognario di copertura alla foce del rio Rostan, oltre a un'altra serie di interventi" spiega l'assessore Avvenente.

Il collettore era stato realizzato in modo da poter uscire rispetto alla linea di battigia di 35-40 metri, ma oggi quel collettore risulta interamente assorbito dall'allungamento della spiaggia, e quindi totalmente intasato, rendendo impossibile il deflusso delle acque che si accumulano nel sottopasso. Proprio per questo la necessità del primo intervento utile a ripulire lo scarico e permettere così il defluire dell'acqua. Il secondo invece mira a risolvere più affondo il problema con delle vasche già presenti dagli anni '90. Serve però uno scavo per permettere all'acqua di confluire in quelle vasche.