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GENOVA - Un'altra mattinata al buio a Molassana dove già ieri i commercianti avevano denunciato ore al buio all'interno di negozi, bar ma anche la scuola.

Oggi stessa storia: ancora un blackout dai civici 123 fino al 165 rosso, comprendendo bar, tabacchi e anche la scuola che ospita l'IC di Molassana. Secondo i commercianti si tratterebbe del terzo blackout nel giro di una settimana: il primo sarebbe stato domenica, il secondo nella giornata di ieri, mercoledì, infine oggi.

(Notizia in aggiornamento)

 

 

 

GENOVA - Dati positivi per l'occupazione in Liguria: secondo Istat, nel 2023 gli occupati sono cresciuti del 2,7% rispetto al 2022, pari a 16.902 unità. La percentuale ligure è superiore a quella italiana (+2,1%) e a quella del Nord Ovest (+1,6%).

L'occupazione cresce in particolare tra le donne, con un aumento del 5,4% (pari 14.405 unità): le lavoratrici autonome salgono del 19,2% rispetto al 2022 (+8574 unità), le dipendenti del 2,6% (+5832 unità). Nel corso del 2023 si è registrato invece un forte calo dei cosiddetti "Neet" (dall'inglese "Not in employment, education or training), i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in corsi di formazione, che calano del 23,3% rispetto all'anno precedente (- 6862 persone rispetto al 2022).

"Sono numeri che raccontano di un'economia ligure sana, nella quale l'occupazione sale più della media italiana e anche di quella dei nostri vicini del Nord Ovest: credo sia un segno concreto del fatto che le aziende e i lavoratori hanno fiducia nel futuro e voglia di mettersi in gioco - commenta il governatore Giovanni Toti -. Trovo positivo il netto calo dei ragazzi che non studiano e non lavorano, che è sceso del 23,3%. Significa che tanti giovani della nostra Regione hanno trovato la propria strada, che sia nello studio o nel lavoro, e che le tante iniziative intraprese in questi anni da Regione Liguria nel campo dell'orientamento e della formazione hanno dato i loro frutti". "Anche da Istat abbiamo la conferma che in Liguria il mercato del lavoro è in crescita e parte del merito di questi risultati è dovuto alle strategie e alle politiche del lavoro introdotte da Regione.

Mi riferisco all'attività delle agenzie per il lavoro, degli enti di formazione accreditati e dei 13 Centri per l'Impiego regionali per i quali stiamo investendo 30 milioni di euro. In questo contesto è da ricordare anche l'ottimo risultato ottenuto dalla Liguria per quel che concerne il conseguimento degli obiettivi prefissati di Gol, il programma ministeriale di Garanzia Occupabilità Lavoratori", aggiunge l'assessore regionale al Lavoro Augusto Sartori.

La crescita dell'occupazione nel 2023 ha riguardato tutte le fasce d'età, con la sola eccezione di quella tra i 35 e i 49 anni (-3%). In aumento gli occupati a tempo indeterminato (+2,4%), mentre diminuiscono gli occupati a termine (-4,2%). Per quanto riguarda i vari settori economici, nel 2023 si è assistito a un +3,5 nel settore dei servizi e del 6,7% nel settore manifatturiero. In calo il tasso di disoccupazione, che passa dal 7% del 2022 al 6,1% del 2023, un calo superiore a quello registrato a livello italiano (che scende da 8,1% a 7,7%). Diminuiscono anche gli inattivi di età compresa tra i 15 e i 64 anni (-3,1% rispetto al 2022).

"La crescita del numero di liguri con un’occupazione lavorativa è un dato che, in senso assoluto, va valutato positivamente, sebbene sia in sostanziale linea con la tendenza nazionale - commenta Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria -. Esistono, tuttavia, problematiche che faticano a essere arginate. La crescita più marcata del lavoro indipendente rispetto a quello dipendente è un elemento che indica una consolidata difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro tradizionale a beneficio di forme spesso improvvisate e precarie di occupazione. Non solo: è un dato di fatto che in casi non isolati, dietro l’apparente situazione di lavoro autonomo, si nascondano forme ibride o addirittura illegali di rapporti di lavoro. Servono più ispezioni e controlli oltre a politiche che limitino il ricorso a questo tipo di impiego e favoriscano il ripristino di condizioni legali e rispettose dei contratti nazionali. Pessimo anche il segnale dell’aumento, in percentuale molto più marcato, del lavoro precario rispetto a quello indeterminato. Un fenomeno che incide sia sulla qualità del lavoro, e di conseguenza sulla sicurezza, sia sul benessere sociale degli occupati".

ROMA - "Con questo provvedimento finalmente si volta pagina per far ripartire la siderurgia, settore essenziale di per sé, per l'indotto che crea ma anche tassello essenziale per la produzione industriale del nostro Paese. Oggi votiamo un secondo decreto Ilva, ma se parliamo di amministrazione straordinaria, di multinazionali interessate all'acquisizione, di un nuovo piano industriale è perché il governo, un anno fa, ha varato un primo decreto Ilva che ha previsto la possibilità per il socio pubblico che deteneva il 30% delle quote la possibilità di chiedere l'ammissione immediata all'amministrazione straordinaria, cosa che il socio privato Arcelor Mittal non avrebbe mai fatto". Lo dice nella sua dichiarazione di voto la vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera dei Deputati Ilaria Cavo, di Noi moderati.

"Senza quel primo decreto oggi saremmo ancora nell'immobilismo più totale, ostaggi di quei patti parasociali sbilanciati a favore del soggetto privato. Quelle erano barbarie giuridiche, non quelle di cui abbiamo sentito dissertare in aula da parte dell'opposizione in merito allo scudo penale. Era necessario scardinare tutto questo, con quel primo decreto e con questo. Ora, oltre a un prestito ponte di 320 milioni, alle agevolazioni per l'accesso al credito per l'indotto, agli investimenti per la manutenzione degli impianti e per la sicurezza c'è la prospettiva di un piano industriale e addirittura di un piano italiano per la siderurgia, fino a qualche mese fa neppure ipotizzabile. Il ministro Urso, nella sua visita agli stabilimenti di Taranto, Genova, Novi Ligure ha lanciato la sfida, che condividiamo, di trasformare questa vertenza in un'opportunità e ha annunciato l'interesse di cinque multinazionali. L'amministrazione statale è una fase temporanea, finalizzata a trovare un nuovo acquirente che può essere interessato, ora che il campo è sgombro da altri attori scomodi, perché si è agito in questi mesi per eliminare la zavorra di Arcelor Mittal. Ilva dovrà tornare a essere guidata da privati, ma chi intende operare in Italia deve investire, rispettare i lavoratori e creare ricchezza per il territorio. Questa non è una partita del governo o di una maggioranza, ma dell'intero Paese", conclude.

Genova – Torna la Fiera di San Giuseppe, patrono dei lavoratori, domenica 17, dalle 8 alle 21, nel quartiere di Bolzaneto.

"La fiera – spiega l’assessore al Commercio e alle Tradizioni cittadine Paola Bordilli – affonda le proprie origini nel 1878 e da allora è la maggiore manifestazione del suo genere che si tiene in Val Polcevera. Anche quest’anno circa 220 banchi di merci varie, florovivaisti e coltivatori diretti animeranno le vie del centro di Bolzaneto per un evento di richiamo non solo per la vallata, ma anche per l’intera città. Un appuntamento molto sentito che sarà animato da operatori di diverse zone della Liguria e di altre regioni tra i quali i visitatori potranno passeggiare e fare acquisti nella domenica più vicina alla festa del papà, quindi di San Giuseppe, che si celebra il 19 marzo".

"La fiera di San Giuseppe rappresenta uno degli appuntamenti di maggiore richiamo per la Val Polcevera, attraendo pubblico anche dal resto della città – aggiunge il consigliere delegato allo Sviluppo delle Vallate Alessio Bevilacqua – occasioni che coniugano la tradizione e il commercio sono fondamentali per la valorizzazione del nostro entroterra e per l’animazione economica delle vallate, elemento imprescindibile per la loro tutela e rilancio su cui la nostra amministrazione è fortemente impegnata".

Modifiche alla viabilità.

Per tutta la giornata di domenica (dalle 00 alle 24) è istituito il divieto di transito veicolare, ad eccezione dei veicoli afferenti alla Fiera, in: via Bolzaneto tratto compreso tra via Giro del Vento e via Fra G.Pantaeo, via Zamperini, via Bettini, via Bonghi, via O.Doria, via Asolone, via Stuparich e via Giro del Vento nel tratto compreso tra via Bolzaneto e via Geminiano. È istituito, sempre per tutta la giornata, il divieto di sosta in: via Bolzaneto su entrambi i lati nel tratto compreso tra via Giro del Vento e via Fra G.Pantaleo (ad esclusione del parcheggio a zona disco sito all'inizio di via Bolzaneto lato destro), via Zamperini ambo i lati, via Bettini ambo i lati, via Bonghi ambo i lati, via O.Doria ambo i lati, via Stuparich ambo i lati, via Asolone ambo i lati, via Giro del vento ambo i lati nel tratto compreso tra l'intersezione Giro del Vento/Reta e Giro del Vento/Geminiano, via Castiglione ambo i lati, via Oldoini ambo i lati. È istituito il doppio senso di circolazione in via Giro del Vento (tra via Bolzaneto e via Reta) e del senso unico alternato regolato "a vista" nel tratto fronteggiante il cantiere stradale di Autostrade in via Giro del Vento, salita Acquamarsa.