Cronaca

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Un pioniere delle infrastrutture italiane: è unanime il ricordo di Marcellino Gavio, 77 anni, morto per un infarto, nella sua abitazione di Castelnuovo Scrivia, nel tortonese. Personaggio schivo ai "riflettori" della ribalta economica nazionale ma molto determinato e pratico nelle scelte che contavano, era a capo di un gruppo di società autostradali, tra le quali l' Autostrada Torino-Milano. Ma non solo. Era anche socio con una piccola quota del patto di Mediobanca (0,08% del capitale) e, con Ligresti e i Benetton, controllava, con quote paritetiche, Igli, la holding cui fa capo Impregilo, la maggiore società di costruzioni italiana. Il Gruppo che controllava non subirà ripercussioni dalla sua morte: la continuità familiare é garantita dal figlio Beniamino e dal nipote Marcello. “Con lui scompare una figura unica nel panorama italiano, prima di tutti aveva intuito la necessità di dare vita ad un grande disegno logistico- infrastrutturale del Paese. Di lui – ricorda il presidente del porto di Genova Luigi Merlo - colpiva lo straordinario attaccamento alla sua terra ma anche la ferma convinzione nel rafforzare il legame tra Liguria e Piemonte. Sono convinto che i suoi eredi e i suoi collaboratori sapranno proseguire e valorizzare le sue intuizioni e la sua visione ampia e moderna. Lo avevo incontrato di recente e mi aveva incoraggiato a non mollare e a continuare nel processo di riforma e di modernizzazione del porto di Genova.”E' stato "un pioniere delle infrastrutture nel nostro paese" ha sottolineato il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino. "Senza le infrastrutture dai lui realizzate - ha aggiunto - sulla spinta di una classe politica che ha creduto nelle infrastrutture il Piemonte e il nordovest sarebbero cresciuti molto meno". E' stato "uno dei principali imprenditori piemontesi e italiani dal dopoguerra a oggi, protagonista dello sviluppo infrastrutturale e logistico del nostro Paese" ha infine detto la presidente della Regione Mercedes Bresso. Gavio ha cominciato la sua attività negli anni sessanta e, nel corso della sua vita, è anche incappato col suo braccio destro Bruno Binasco in Tangentopoli per cui è stato anche latitante. Il suo nome è comparso anche in molte altre vicende giudiziarie con alterne fortune. L'ultimo episodio è il proscioglimento nel settembre scorso nell'ambito della vicenda del tentativo 'occulto' di scalata a Bnl da parte di Unipol. All'attività di costruttore ha affiancato poi quella in campo autostradale. Oggi l'omonimo Gruppo è presente in Borsa, oltre che con Sias, con Autostrada Torino Milano, di cui è socio di maggioranza tramite la holding Aurelia. E' uno dei maggiori concessionari autostradali del nostro Paese e a lui fanno riferimento anche Autostrada Torino-Alessandria-Piacenza, Autostrade Valdostane, Autostrade Torino Ivrea Valle d'Aosta, Autostrada dei Fiori e Autostrada Ligure Toscana. Dopo un blitz nella Milano Serravalle, la società che gestisce le tangenziali milanesi, Gavio ha invece lasciato la partita nel 2005. Il mercato, nel giorno della morte dell'imprenditore, si è lasciato andare alla speculazione sui destini delle società del gruppo e, come accaduto altre volte in occasioni simili, ha scelto di comprare. Autostrade Torino-Milano è salita del 3,34% a 9,59 mentre Sias ha guadagnato il 2,50% a 6,14. Bene anche Impregilo (+3,02% a 2,47). I funerali di Marcellino Gavio si svolgeranno mercoledì mattina alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Castelnuovo Scrivia.