cronaca

Classi elementari e dell'asilo al freddo, tante le segnalazioni a Primocanale di genitori esasperati
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 Finestre aperte per seguire le normative anti-Covid ma il riscaldamento è rotto, così i bambini della scuola statale primaria Evasio Montanella nel quartiere genovese di Pra' fanno lezione al freddo ormai da una settimana.


Sono tantissime le segnalazioni arrivate a Primocanale da genitori preoccupati per i loro figli ma anche esasperati da un problema che sembra ripresentarsi ogni inverno, ormai da quattro anni: "E' un fatto assurdo che succede nell'istituto già da parecchi anni, ogni volta il riscaldamento della scuola viene spento per, secondo quanto comunicato, problemi di funzionamento, lasciando al freddo tutti i bambini che frequentano la scuola. Se prima durava solo qualche giorno, ora è da quasi due settimane che il riscaldamento è spento." Scrive Barbara, mamma di un bambino che frequenta il plesso scolastico.


Oltre a dover stare otto ore a scuola senza i caloriferi accesi le normative anti-Covid vigenti consigliano di tenere aperte contemporaneamente una o più ante delle finestre e la porta dell'aula in modo intermittente. Per lo stesso motivo, nel 2020, gli studenti del liceo di Genova Firpo-Buonarroti avevano denunciato la situazione portandosi una coperta da casa e pubblicando video e foto sui social network.

Finestre aperte contro il Covid, a scuola si sta con coperta e mascherina-LA VICENDA

Le temperature che si abbassano e il riscaldamento rotto, un mix che spaventa le mamme e i papà dei bambini delle elementari e dell'asilo rimasti senza riscaldamento, come Emanuela:
"In una città metropolitana come la nostra non è accettabile che l'evento si prolunghi ulteriormente, in particolare in un momento storico in cui ai bambini è richiesto di stare a casa al minimo accenno di raffreddamento per rispetto dei compagni e delle insegnanti non avere un'adeguata e confortevole temperatura in classe aumenta il rischio di malattie e anche di conseguenti tamponi. La situazione lede il diritto allo studio e alla salute dei bambini; se non avremo notizie di una risoluzione in breve tempo non avrò problemi a denunciare la situazione."


Un problema che il dirigente scolastico Luca Goggi, contattato da Primocanale, non ha smentito:
"Appena la caldaia si è spenta abbiamo avvertito chi di dovere, ora stiamo aspettando per la sostituzione di un pezzo, il problema è che i lavori sono resi difficili e lenti dalle condizioni metereologiche. Il locale caldaie è infossato e si allaga facilmente quando piove. E' vero che non è il primo anno che succede, nonostante l'anno scorso la scuola abbia sostituito la caldaia è un'area soggetta ad allagamento."


Poche le soluzioni in autonomia, secondo il preside, che ha già avvertito l'Ufficio scolastico regionale e firmato una circolare per informare tutti i genitori: "Io in questo momento ho avvisato le famiglie, naturalmente stiamo facendo il possibile: l'unico consiglio che posso dare è quello di coprire di più i propri figli. Un'altra soluzione sarebbe quella di attivare la DAD, la didattica a distanza, in modo da non tenere i bambini al freddo. Questo potrebbe essere utile con i bambini delle elementari ma naturalmente, per i bimbi dell'asilo è più difficile. La didattica a distanza durante il lockdown era stata utile per mantenere un contatto ma è chiaramente difficile ora, contando che molti genitori portano i figli all'asilo perchè lavorano o altro."

Guasto al riscaldamento, genitori preoccupati per il freddo in classe-LEGGI QUI

Non è la prima volta che il problema del riscaldamento spento nelle scuole liguri e genovesi diventa motivo di dibattito: nel 2020 la caldaia aveva smesso di funzionare anche alla scuola Giuseppe Pascoli di Pegli, lasciando al freddo i ragazzi delle elementari e delle medie.