cronaca

Proteste in programma per licenziamenti e certificazione verde in vista del 15 ottobre
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C’è fibrillazione nel settore cultura per la decisione, attesa da tempo, di tornare al 100% in presenza all’interno dei teatri, dei cinema e dei musei. Da lunedì, in zona bianca, ci sarà un vero e proprio ritorno alla normalità per il settore che ha subito lunghi stop in quest’ultimo anno e mezzo di pandemia. Negli stadi e per gli eventi sportivi, la capienza è fissata al 75% di quella massima autorizzata all'aperto e al 60% al chiuso. Festeggiano anche le discoteche, che finalmente hanno l’autorizzazione ad aprire seppur al 50% al chiuso e solo all’aperto al 70%. Si torna quindi a ballare, anche se alcuni locali hanno organizzato “serate” già prima dell’okay da parte del Governo, ma ora sarà possibile farlo nel rispetto delle regole. Nei locali al chiuso dovrà essere assicurata la presenza di impianti di aerazione, ma senza ricircolo dell’aria. 

Mascherina e Green Pass per accedere restano obbligatori, in discoteca bisognerà indossarla, ma si potrà togliere nel momento in cui si balla. La situazione è ben diversa rispetto all’autunno scorso quando in questo periodo si registrava una forte impennata di contagi, prima del “lockdown” di quasi tutte le attività, dalla ristorazione al comparto dell’intrattenimento. Nel frattempo si lavora anche alla ripartenza degli impianti sciistici: anche per andare a sciare sarà necessario avere il Green Pass, ma dalle regioni è arrivata la richiesta di aumentare la capienza all’80% per funivie e cabinovie, di mantenere la portata massima su skilift e seggiovie aperte e di non avere nessun limite alla vendita di skipass giornalieri nelle zone bianche e gialle.

C’è voglia di tornare finalmente alla normalità, con un calendario fitto di appuntamenti a Palazzo Ducale (IL PROGRAMMA)
, la stagione che inizia al Teatro Carlo Felice (LA PRIMA) e il cartellone ricco di nuove uscite al cinema (IL FILM). Resta qualche sordo timore che nuove varianti possano prendere piede, ma la diffusione della campagna vaccinale ha frenato notevolmente nuovi contagi e soprattutto nuovi ricoveri ospedalieri. Adesso fondamentale sarà l’azione di coloro che dovranno controllare il rispetto delle regole, dall'indossare correttamente la mascherina al rispetto delle limitazioni delle capienze ove richiesto, pena la chiusura del locale. 

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Nell'aria ci sono anche però diversi malumori, anche per questo a Genova l'11 ottobre si terrà lo sciopero generale: la protesta, indetta dai sindacati, prevede blocchi all’ingresso del porto di Genova, disagi a singhiozzo per i traporti e nella scuola e un corteo che dal terminal Traghetti arriverà sotto la sede di Confindustria. Le motivazioni che muovono i sindacati di base sono in primis il tema dei licenziamenti e la volontà di protestare contro il Governo, ma ci saranno proteste legate al Green Pass. L'appuntamento sarà alle 9 nel piazzale dei Traghetti Iqbal Masih, dopo la consueta protesta del sabato in piazza della Vittoria di oggi. 

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Il tutto aspettando il 15 ottobre, giorno in cui diventerà obbligatorio presentare la certificazione verde per accedere ai luoghi di lavoro, pubblici e privati.