.jpg) All'indomani della giornata drammatica consumata sulle autostrade della Liguria, anche questa mattina il risveglio è in coda. Solo a mezzanotte le code sono iniziate a defluire lentamente, ben oltre l'orario del coprifuoco, mentre le ripercussioni hanno paralizzato anche la viabilità ordinaria e la strada Aurelia. Diverse le situazioni critiche che quotidianamente Primocanale denuncia e che provano che le code non sono dettate dalla presenza dei turisti, ma dai troppi cantieri. Come tutti i giorni, coda di 4 km in A26 tra Ovada e Masone per lavori, mentre sulla A10 coda di 2 km tra Varazze e Albisola sempre per lavori. Il casello di Celle Ligure è ancora chiuso in entrata e uscita fino all'8 maggio.
                    
                    All'indomani della giornata drammatica consumata sulle autostrade della Liguria, anche questa mattina il risveglio è in coda. Solo a mezzanotte le code sono iniziate a defluire lentamente, ben oltre l'orario del coprifuoco, mentre le ripercussioni hanno paralizzato anche la viabilità ordinaria e la strada Aurelia. Diverse le situazioni critiche che quotidianamente Primocanale denuncia e che provano che le code non sono dettate dalla presenza dei turisti, ma dai troppi cantieri. Come tutti i giorni, coda di 4 km in A26 tra Ovada e Masone per lavori, mentre sulla A10 coda di 2 km tra Varazze e Albisola sempre per lavori. Il casello di Celle Ligure è ancora chiuso in entrata e uscita fino all'8 maggio. Siamo rovinati da Autostrade: è il momento di dire basta - IL COMMENTO
Sulla A12 code in entrambe le direzioni: 1 km tra Recco e Genova Nervi per lavori verso Genova e sulla carreggiata opposta coda di 2 km tra Genova Nervi e Recco per lavori. Ancora traffico sulla A7 dove è segnalata coda in uscita a Genova Bolzaneto provenendo da Genova per traffico intenso.
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Una situazione imperdonabile, non solo per il danno d'immagine e le ripercussioni sul turismo nel primo weekend di zona gialla, ma soprattutto per i disagi di ogni giorno che i liguri sono costretti a subire. Quale prezzo devono ancora pagare i liguri, che da Ponte Morandi ad oggi hanno visto una Liguria sempre più lacerata da cantieri aperti, restringimenti e scambi di carreggiata che, oltre a causare code e rallentamenti, rappresentano un grosso pericolo. Alla beffa se ne aggiunge un'altra, quella dei rimborsi Covid ai concessionari per i "mancati incassi" sui pedaggi legati al Covid, il tutto mentre i cantieri non sono proseguiti con gli operai in cassa integrazione durante il lockdown del 2020 e il disastro poi estivo.
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"Le immagini di tanti automobilisti in coda sulle autostrade liguri nel primo weekend di zona gialla sono inaccettabili, soprattutto dopo mesi di stop e chiusure che cittadini e attività hanno subito". Lo scrive il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti annunciando via Facebook che mercoledì 5 maggio è stato convocato un incontro con i concessionari delle tratte autostradali "per verificare che tutti i cantieri che possono fermarsi senza compromettere la sicurezza degli automobilisti vengano rimossi. Non permetteremo che i liguri e chi vuole venire a visitare la nostra terra vadano incontro a un'estate come la scorsa, dopo un anno già tanto difficile. Questa - ha concluso - deve essere la stagione della ripartenza e così la Liguria non riparte".
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