sport

Il patron salentino Saverio Sticchi Damiani sente aria di blocco definitivo e di declassamento per il suo club
1 minuto e 16 secondi di lettura
In caso di blocco definitivo del campionato, sembra prendere campo l'indiscrezione di una retrocessione del Lecce, a pari punti con il Genoa. L'impossibilità di applicare il meccanismo degli scontri diretti (prima dello stop era stata giocata la partita di andata a Lecce, 2-2 con iil Genoa rimontato di due gol e in nove giocatori contro undici, la gara di ritorno andrebbe recuperata ma chissà se e quando sarà possibile) potrebbe indurre Lega e Figc, strette fra la sopravvenuta impossibilità di far riprendere la stagione e la necessità di elaborare le classifiche, a usare il criterio della differenza reti generale.


Così Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, mette le mani avanti davanti all'ipotesi di una retrocessione in B del suo club, quale terza squadra dopo Brescia e Spal, per la peggiore differenza reti generale rispetto al Genoa. Intervenuto alla Domenica Sportiva ha spiegato: "Non mi sembrerebbe giusto retrocedere per differenza reti tenendo presente che dobbiamo ancora affrontare vari scontri diretti. Noi siamo una società sana con i conti in ordine. Non abbiamo problemi di carattere finanziario". Oltre alla gara di ritorno con il Genoa, in programma a Marassi, il Lecce dovrebbe ospitare la Sampdoria in casa e sarebbe probabilmente questa la gara decisiva. Il tecnico leccese Fabio Liverani invece guarda a una questione di metodo: "Vorrei che fosse presa una decisione definitiva in tempi brevi: o la stagione si riprende oppure la si finisce definitivamente. Deve arrivare una certezza in un senso o nell'altro".