politica

Riflettendo sul modo in cui superare l'emergenza
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"Per rimettere in moto il Paese" dopo il coronavirus "gli israeliani hanno segmentato per fasce di età le limitazioni, fino a 60 anni dai primi di aprile si torna al lavoro, sopra i 60 si proteggono i piu' deboli, sopra gli 80 tutti a casa fino a giugno, potrebbe essere un'idea". E' la proposta che ha lanciato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, riflettendo sul modo in cui superare emergenza coronavirus. "Bisogna che non tutte le aree del Paese siano trattate allo stesso modo, perché non sono sotto schiaffo del virus allo stesso modo", sottolinea.

Il presidente della Regione ha fotografato la situazione. "In Liguria stiamo arrivando al cosiddetto picco, abbiamo più di mille ospedalizzati, i contagi crescono ma da alcune ore la curva del contagio è un filo meno ripida. Dopo un momento un po' confuso all'inizio tutti quanti ci siamo allineati, il governo ha preso misure rigide e sembrerebbe che i primi frutti li stiano dando, bisogna perseverare e capire come ne usciamo. Diciamo che le misure economiche prese sono un bazookino e il vertice europeo non è stato tanto rassicurante", ha aggiunto Toti.

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"50 miliardi possono essere tanti o pochi, dipende da come li si usa, dipende se il Paese riparte. Se il Paese rimane per i prossimi mesi in queste condizioni sono piu' o meno il fabbisogno di un terzo del mese. Occorre che tutti quanti si rimbocchino le maniche come in tempo di guerra. Occorre cominciare a fare qualche ragionamento: che non tutte le aree siano trattate allo stesso modo, perche' non sono sotto schiaffo del virus, in Israele hanno ragionato per fasce d'età, potrebbe essere un'idea. Le misure del governo servono se il Paese riparte, se servono come mancetta per stare tutti a casa credo che non siano neanche la punta dell'iceberg", ha proseguito.

Non solo massima liquidità per far ripartire il Paese
. "Serve un passo in più. Non basta mettere i soldi, serve una rivoluzione simile a quella del boom economico: bisogna avere spirito pionieristico, concedere a chiunque voglia investire la possibilità di farlo con semplicità. Anche senza gare d'appalto, i Tar, le procedure infinite: chi bara verrà punito, ma agli altri bisogna dare la libertà di investire o gli imprenditori rischiano di rifugiarsi in sicuri bunker", ha spiegato il governatore ligure.

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Toti ha fatto anche il punto sul ritorno alla normalità dopo le misure di contenimento della pandemia. "Ora siamo alle prese con un lockdown necessario per proteggere il Sud e le aree contigue a quella del focolaio della Lombardia. Ma è ora di iniziare a ragionare su come differenziare le misure di contenimento sul territorio. Una cosa sono Bergamo e Brescia, un'altra il resto d'Italia. Mi auguro che dopo la fine d'aprile si possano allentare le misure. Serve un graduale ritorno alla normalità: come in una guerra, c'è chi sta al fronte e chi dalle retrovie pensa anche ai rifornimenti. Si deve agire a scacchiera, non si può bloccare a tempo indeterminato la filiera economica del Paese. Serve coraggio non possiamo chiedere un sacrificio solo a medici e infermieri".