salute e medicina

E sul paziente di Codogno a Portofino rassicura: "E' passato troppo tempo"
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Per la famiglia cinese gli esiti sono negativi, non c’è nessun caso di coronavirus. C’è un cittadino cinese di 30 anni che proveniva da Hong Kong e si è presentato al Galliera con la febbre, poi è stato trasferito al San Martino: per lui stiamo ancora aspettando gli esiti del test", ha detto il governatore Giovanni Toti nel corso della conferenza stampa per fare il punto sulla situazione in Sala Trasparenza. "Non è detto che il paziente di Codogno fosse già stato contagiato dal Coronavirus e se avesse avuto il virus avremmo già dovuto registrare dei casi poiché il periodo di incubazione è ampiamente trascorso" (LEGGI DI PIU' QUI).

"Se qualcuno avesse qualche dubbio perché entrato in contatto con qualcuno che potrebbe essere stato contagiato
o ritenesse di avere dei sintomi, non deve recarsi in pronto soccorso, ma chiamare il 112", ci ha tenuto a sottolineare Toti. "Non tutti i fenomeni febbrili o di difficoltà respiratoria sono conducibili al Coronavirus, per cui se non si è stati in contatto con persone provenienti da aree di crisi si tratta di altre patologie".

"Tengo a ringraziare il nostro personale sanitario", ha specificato l'assessore alla sanità Sonia Viale. "Abbiamo attivato fin da subito una task force che si è riunita più volte e ha dimostrato di essere in grado di dare risposte immediate". E l'infettivologo Bassetti ha invitato tutti a mantenere la calma: "C'è troppo clamore, qui in Italia non abbiamo avuto così tanti casi come in altri paesi vicini: una malattia che ha un tasso di mortalità dello 0,5% non fa paura". Il test in 4 ore permette di ottenere il risultato, ma nelle strutture pubbliche non è possibile effettuarlo "anche perché non ce ne sarebbe il motivo", commentano i medici. 

"Credo che prima o poi dovremo abituarci anche alla circolazione del coronavirus, è evidente che ormai ha circolato in vari paesi, quanto circolerà non è dato saperlo ma abbiamo affrontato ben di peggio nel passato: ricordo che l'H1N1 la Suina del 2009 portò solo nella città di Genova 100 ricoveri in terapia intensiva con oltre 10 morti per quell'evenienza", ha aggiunto Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "Quindi, nel caso, affronteremo anche quella. Il sistema è in grado perfettamente di gestire qualora si presentassero casi".


Mercoledì un ventenne rientrato dalla Cina nel capoluogo ligure era risultato negativo al test dopo essere stato ricoverato nel reparto di malattie infettive con raffreddore e tosse. Nella stessa giornata erano arrivati anche i risultati negativi del test effettuati sul marittimo rientrato a Sanremo dopo essere sbarcato in Cambogia dalla nave da crociera Westerdam. Ed è stato visitato questa mattina dai medici della Asl1 senza che sia stato riscontrato alcun sintomo il velista sanremese rientrato nella notte dalla Cina, dove è già stato sottoposto al periodo di quarantena. Lo fa sapere la Regione Liguria. Anche gli accertamenti effettuati questa mattina dagli specialisti dell’ospedale di Sanremo hanno dato esito negativo. L’uomo, 43 anni, in via del tutto precauzionale verrà comunque monitorato dalla struttura di Igiene pubblica per i prossimi 14 giorni.


"Non dobbiamo mai mancare di fiducia nelle possibilità oneste degli uomini, della scienza, della ricerca
, dei responsabili dei diversi Paesi a livello anche di continente. La paura fino al panico non è mai una buona consigliera e una compagna legittima. Non aiuta a risolvere e ad affrontare nessun problema". Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente delle Conferenze episcopali d'Europa, a margine dell'Incontro a Bari 'Mediterraneo, frontiera di pace' riguardo ai casui di contagio in Italia. "Sarebbe molto opportuno e necessario che - ha aggiunto - l'umanita' diventasse piu' umile, che il mondo occidentale non si credesse cosi' potente e arrogante da avere la vita in mano. Basta pochissimo per ricordarci che la vita non e' nelle nostre mani".