“Ho deciso di ritirare l’emendamento all’art.18 (comma 7, legge 84/94) perché mi sono convinto che il Milleproroghe non è lo strumento adatto a trattare una materia cosi complessa che necessita invece di una revisione nella sua interezza e non in modo parcellizzato”. L’onorevole Roberto Cassinelli di Forza Italia a primocanale conferma il passo indietro dopo l’articolo “Fusione Psa-Pra' con Sech-Sampierdarena: a rischio equilibri porto, occupazione e città” pubblicato il 2 febbraio firmato da Maurizio Rossi, già componente della Commissione Trasporti al Senato. (LEGGI QUI)L’emendamento avrebbe ambito ad abolire le norme che vietano l’accorpamento tra concessionari ridimensionando il ruolo delle Autorità portuali nel Paese. In particolare, la fusione tra Psa-Pra' e Sech-Sampierdarena “metterebbe a rischio l’occupazione, come denunciano i sindacati, altererebbe equilibri con altri terminal avvantaggiando questo nuovo soggetto rispetto agli altri e consentendo prezzi più competitivi all’interno dello stesso sistema portuale. Terrebbe bloccata la banchina del Sech nell’area del Vecchio Porto che è la naturale banchina crociere di cui la città avrebbe assoluta necessità, e che sarebbe auspicabile andasse a completare il Porto Vecchio dedicandola integralmente a Crociere e Traghetti”, ha scritto Rossi. Ora il passo indietro di Cassinelli riporta la palla al centro.
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