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 "Di tutti i commenti che poteva fare, quello postato ieri da Toti è il più superficiale", esordisce così la capogruppo regionale Alice Salvatore commentando il post del Governatore.

"Solo un Presidente di Regione incosciente potrebbe gioire per la realizzazione di un’infrastruttura che taglia fuori i porti di Genova e Savona. Alla Liguria servirebbe il raddoppio del Ponente, cosicché i porti liguri diventino i protagonisti del trasporto merci verso la Francia. Così facendo, invece, spalanchiamo le porte ai nostri potentissimi competitor nordici, quali i porti di Amsterdam, Amburgo e Rotterdam, che in questo modo divoreranno, cioè soddisferanno, anche tutto il mercato del Nord Italia. E alla Liguria, che ne sarà tagliata fuori, rimarrà il proverbiale un pugno di mosche. Se c’è un'infrastruttura economicamente sconveniente per la Liguria è proprio il Tav. Ma per Toti, la nostra regione è subordinata alla sua perenne campagna elettorale e se ne serve senza ritegno come vetrina per il suo progetto politico". 

“Le affermazioni della consigliera Alice Salvatore sono ridicole, sia sotto il profilo geografico che economico. Innanzitutto se fosse stato per il Movimento Cinque non avremmo nè il Terzo Valico nè la Tav così come, dipendendo da un loro ministro, non abbiamo la Gronda autostradale”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti risponde all’esponente pentastellata Alice Salvatore in merito all’alta velocità Torino Lione.

Secondo il governatore, “con l’arroganza tipica di chi non sa ascoltare, la Salvatore finge di non sapere che tutte le categorie economiche, tutte le principali imprese di Genova, della Liguria e del nord ovest sono favorevoli a tutte le grandi opere. Solo lei non se ne è accorta. Andiamo avanti così: un giorno chiudiamo le riparazioni navali, un giorno impediamo la demolizione del Morandi, un altro blocchiamo la Gronda. La Liguria con la Salvatore è in buone mani. Perché, conoscendola – conclude Toti - gli elettori non le hanno mai affidato neppure la carica di capoclasse”.