Via libera da parte dell'Antitrust Ue all'acquisizione di Ilva da parte di ArcelorMittal sotto condizione. L'ampio pacchetto di misure correttive include l'eliminazione del gruppo Marcegaglia dal consorzio di acquisto e numerose cessioni tra cui gli impianti di ArcelorMittal di Piombino, oltre a Liegi (Belgio), Dudelange (Lussemburgo), Skopje (Macedonia), Ostrava (Repubblica ceca) e Galati (Romania). Per Bruxelles la vendita ad ArcelorMittal di Ilva deve contribuire al risanamento ambientale di Taranto.
"Ora manca solo l'accordo sindacale e poi finalmente, dopo anni di crisi e problemi, Ilva potrà diventare un'acciaieria competitiva e all'avanguardia nella protezione dell'ambiente e delle persone. Non perdiamo questa occasione per Taranto e per l'Italia". Così, su Twitter, il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda commenta il via libera condizionato dell'Antitrust Ue all'acquisizione di Ilva da parte di ArcelorMittal.
"La decisione odierna garantisce che l'acquisizione di Ilva da parte di ArcelorMittal, che andrà a creare il produttore d'acciaio di gran lunga più grande d'Europa, non si traduca in un aumento dei prezzi dell'acciaio a danno delle industrie europee, dei milioni di persone che vi lavorano e dei consumatori", ha dichiarato la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager.
"Oggi abbiamo avuto il via libera dall'Europa sull'acquisizione Mittal Ilva, ora c'è bisogno di qualcuno che traghetti quest'operazione in porto con soddisfazione insieme agli enti locali, alle parti sociali, al nuovo acquirente, perché l'Italia non può fare a meno dell'acciaio". Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta così l'ok dell'Europa all'acquisizione. "I sindacati fanno la loro parte, gli esuberi sono molti - spiega - ma, a Genova, c'è un accordo di programma che deve essere rispettato, o comunque pilotato con il nuovo azionista assieme a tutti i firmatari, tra cui c'è anche il governo oltre che gli enti locali. Abbiamo dato disponibilità come Regione al ministro Calenda, ai sindacati e a Mittal di ragionare di aree e della società per Cornigliano come strumento per un'occupazione integrativa per i lavoratori che eventualmente non venissero assorbiti. La Regione c'è - conclude - e c'è stata fin dall'inizio, serve un governo che nei prossimi mesi dia delle risposte e con cui gli enti locali possono dialogare".
Al termine della sua indagine, infatti, la Commissione ha espresso il timore che l'operazione come era stata inizialmente proposta avrebbe comportato l'aumento dei prezzi dei prodotti piani in acciaio al carbonio laminati a caldo, laminati a freddo e zincati. La nuova entità avrebbe infatti controllato il 40% della loro capacità produttiva, arrivando a detenere una quota di mercato molto più grande di qualsiasi suo concorrente in Europa. Da qui la serie di numerose cessioni avanzata da ArcelorMittal.
Vestager ha assicurato che gli impianti dismessi andranno "a uno o più acquirenti che li gestiranno su base duratura in regime di concorrenza". ArcelorMittal si è infatti impegnata a organizzare una procedura di vendita aperta, non discriminatoria e trasparente a cui potranno partecipare tutti gli operatori interessati, e questa comunicherà quindi alla Commissione gli acquirenti scelti. Bruxelles valuterà se questi dispongono della capacità (competenze, risorse finanziarie) e degli incentivi necessari per continuare a gestire e a sviluppare le attività di produzione in modo duraturo come concorrenti attivi. In altri termini, la vendita di impianti ad acquirenti che progettino di chiuderli in futuro non sarebbe per Bruxelles una soluzione accettabile.
Inoltre ArcelorMittal, con l'eliminazione del gruppo Marcecaglia - concorrente significativo nei prodotti piani in acciaio al carbonio zincato -, si è anche impegnato a non acquistare quote del gruppo nel quadro dell'operazione. Questo consente di evitare che la concorrenza possa risultare ulteriormente indebolita a causa del rafforzamento dei legami strutturali tra le imprese. La vendita ad ArcelorMittal dell'Ilva, inoltre, ha evidenziato ancora la commissaria Ue, "dovrebbe anche contribuire ad imprimere un'accelerazione agli urgenti interventi di risanamento ambientale della zona di Taranto" e per questo "è opportuno che tali essenziali interventi di bonifica proseguano senza indugi".
"Bene il via libera della Commissione Europea : ora bisogna riaprire il tavolo iniziando per prima dal nodo occupazionale e dalla tutela del salario", spiega Alessandro Vella, segretario regionale della FIM Cisl Liguria.
cronaca
Ilva, l'Antitrust dà il via libera a Mittal. Calenda: "Ora l'accordo coi sindacati"
Via Marcegaglia dal consorzio e cessione di impianti
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