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Contestata anche una truffa allo Stato per oltre 8 milioni
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La Lega Nord cambia idea e torna a costituirsi parte civile nei processi contro l'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito. La Lega si è costituita, insieme al ministero dell'Interno e dell'ex Pubblica amministrazione, nel corso dell'udienza preliminare per l'inchiesta a carico di Belsito, dell'ex deputato ed ex presidente del Consiglio regionale del Veneto (del Carroccio) Enrico Cavaliere, e di altre 8 persone - tra cui l'imprenditore Stefano Bonet - sull'associazione a delinquere finalizzata a intercettare le commesse di aziende a partecipazione pubblica, tra cui Siram e Fincantieri. Belsito all'epoca dei fatti era sottosegretario. L'udienza proseguirà il prossimo 21 aprile.

Bonet, Belsito e i procacciatori d'affari Romolo Girardelli e Stefano Lombardelli (ex manager di Fincantieri e ancora latitante) sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all'appropriazione indebita, al riciclaggio e alla truffa. Tra i fatti contestati anche una truffa ai danni dello Stato per oltre 8 milioni, tra il 2010 e il 2011, per aver tratto in inganno l'erario e consentito a Siram di beneficiare delle agevolazioni riconosciute dallo Stato, sottoforma di credito d'imposta.

I legali del Carroccio avevano presentato richiesta per costituirsi parte civile anche nel processo a carico di Belsito che lo vede indagato per evasione fiscale per la mancata dichiarazione di oltre due milioni di euro nell'ambito dell'inchiesta per il trasferimento offshore di fondi della Lega in Tanzania e Cipro. In questo caso però il giudice ha respinto la richiesta. La Lega, quando iniziarono i primi processi a carico dell'ex leader Umberto Bossi e dell'ex tesoriere Belsito, aveva dichiarato di non volersi costituire parte civile, ora il cambio di rotta.