cronaca

Corteo partito poco dopo le 7.30
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Continua la seconda giornata di protesta dei lavoratori della Fiom Cgil dell'Ilva di Cornigliano, dopo la prima notte passata in fabbrica, che da ieri è occupata. I lavoratori hanno bloccato la Sopraelevata e il casello di Genova Ovest, con pesanti disagi al traffico e ripercussioni in città e sulla rete autostradale.

I mezzi pesanti hanno poi bloccato la rotatoria di via di Francia.
La situazione in Sopraelevata è tornata tranquilla: tutti gli automobilisti in coda sono stati autorizzati a tornare indietro. La strada Aldo Moro resta comunque chiusa in entrambe le direzioni, così come il casello di Genova Ovest.

Poco dopo le 7.30 il corteo è partito in direzione del casello di Genova Ovest. Anche oggi in strada i mezzi dello stabilimento.

"Percorreremo la strada Guido Rossa, lungomare Canepa e arriveremo nei pressi del casello di Genova Ovest dove staremo in presidio a oltranza tutto il giorno fino a quando non arriverà una risposta dal Governo": così Armando Palombo della Fiom Cgil ai microfoni di Primocanale.

Alle 9 il corteo ha bloccato la sopraelevata.

Situazioni di tensione si sono vissute a causa del blocco al traffico. Alcuni automobilisti hanno discusso con i lavoratori del corteo. La centrale operativa dei vigili urbani, in collegamento in diretta con Primocanale, ha invitato alla calma i cittadini che si trovano nel traffico.

La Polizia Municipale ha sfoltito il traffico istruendo i veicoli in sopraelevata a procedere a ritroso rispetto al senso del traffico. In questo modo la coda è diminuita già di 500 metri.

L'assessore allo sviluppo economico del Comune Emanuele Piazza, in collegamento con la diretta di Primocanale, ha espresso perplessità sui motivi del presidio in sopraelevata: "E' pensabile che si continui a bloccare una città per una richiesta che non esiste? Siamo in un non-senso. Il tavolo è stato chiesto dal ministero dello sviluppo economico. Se non ci saranno risposte da quel tavolo ci potranno essere le proteste, ma ad oggi la situazione di protesta è prematura".