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Confronto acceso a Primocanale tra i due politici di segno opposto
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Sono ai vertici di amministrazioni comunali di segno politico opposto e questo si è capito bene. Stiamo parlando di Giacomo Chiappori, sindaco di Diano Marina, e di Silvia Sciandra, vice sindaco di Ventimiglia, ospiti a Primocanale nel consueto appuntamento settimanale con i dibattiti della provincia di Imperia. I due amministratori si sono confrontati sul tema più caldo del momento, quello dei migranti, e sulle possibili soluzioni alternative al centro di accoglienza presente a Ventimiglia.

"Io dico che vivere in comune non si può", ha dichiarato Chiappori. "Una scrematura bisogna farla. Stiamo attenti perché i delinquenti ci sono e si annidano in questi barconi. Permettiamo di passare ai bambini e alle donne. E' sicuramente una vergogna farli viaggiare su quei barconi. Ma stiamo attenti perché su quei barconi ci sono gli aguzzini, che poi fanno i delinquenti a casa nostra", ha detto il sindaco di Diano Marina, che poi ha citato il proprio segretario di partito. "Allora cosa vogliamo farne di questi, rusparli? E ruspiamoli allora, come dice Salvini. Se Lega vuol dire questo, faccio il leghista. Ma io credo che Lega voglia dire metter a posto le cose prima che prendano delle derive inaccettabili", ha sottolineato Chiappori.

Toni diversi sono stati utilizzati dal vice sindaco di Ventimiglia. "E' evidente che i fenomeni migratori sono un problema che l'Europa deve risolvere. noi siamo amministratori locali e, tra vincoli di bilancio e burocrazia, poco possiamo fare. Questi fenomeni non si fermano e quindi credo che bisognerebbe intervenire, certamente a monte, ma anche con la creazione di corridoi umanitari", ha detto Sciandra. "Noi non possiamo accettare che queste persone per arrivare qui, che ne abbiano diritto o non, debbano affrontare tutto questo percorso pieno di rischi. Secondo me questa è una vergogna. Qualche anno fa sentivo gente che invocava la tutela dei principi dell'Europa contro l'Islam. Si chiedeva, persino al papa, di difendere le nostre radici. Il problema è la coerenza con le proprie radici. La capacità di mettersi in gioco per rappresentarle quelle radici. Cosa che l'Europa non ha dimostrato di voler fare", ha affermato il vice sindaco di Ventimiglia.