Risultati positivi, un bilancio ottimo, oltre 100 milioni di utili, in aumento il numero dei soci e dei clienti, una banca in contro-tendenza, un piano industriale che prevede nuove aperture e nuove assunzioni.Il gruppo Banca Popolare di Vicenza presenta con orgoglio i suoi positivi risultati alla vigilia della prossima assemblea dei soci in programma per il 27 aprile.
La compagine sociale, la clientela, i territori di riferimento possono dirsi pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti. Ma i circa 5500 dipendenti del gruppo che quotidianamente concorrono in maniera determinante al raggiungimento di questi positivi risultati sembrano essere stati “dimenticati” dalle politiche del consiglio di amministrazione:
- si vuole mortificare il lavoro di tutti i dipendenti
- si vuole negare il loro l’impegno per i positivi risultati raggiunti
- si vuole peggiorare le condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti
- si vuole negare la piena applicazione della norma vigente sul part-time
“La nostra banca non e’ una banca in crisi, non ci sono dichiarazioni di esuberi, gli indici patrimoniali e di produttività sono ottimi e in crescita nell’ultimo triennio”.
Per questi motivi le OO.SS. dopo aver indetto assemblee dei lavoratori su tutto il territorio nazionale, dopo aver esperito tutti i tentativi di conciliazione previsti dalle norme vigenti nelle sedi istituzionalmente previste, ivi compreso un confronto ai massimi livelli con la partecipazione dei rappresentanti delle segreterie sindacali nazionali, hanno indetto sciopero di tutto il personale per l’intera giornata di lunedì 22 aprile 2013.
“Noi scioperiamo oggi per il riconoscimento della nostra dignità di lavoratrici e lavoratori sapendo che il futuro della nostra azienda e’ anche nelle nostre mani ed e’ il frutto del nostro impegno e del nostro lavoro”.
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