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Intanto la "rosea" ipotizza la mancata iscrizione del club al prossimo campionato
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L’esperienza di Ekdal e Quagliarella o la freschezza atletica di Vieira e la smania giovanile di Damsgaard? Sono questi i dubbi principali che accompagnano Marco Giampaolo in vista del derby della Lanterna, in programma al “Ferraris” sabato alle 18, che sarà seguito da Primocanale con una lunga diretta dalle 17 alle 21.

Squalificato l’ex di turno Tomas Rincon, nel centrocampo della Sampdoria si apre un vuoto che dovrebbe essere colmato dallo svedese, che da tempo però deve fare i conti con ripetuti infortuni e la grana del contratto in scadenza, che non sarà rinnovato. Ecco perché Vieira, le cui qualità tecniche sono apprezzate da Giampaolo, spera di vincere il ballottaggio dell’ultima ora.

Davanti, oltre alla conferma di Caputo, capocannoniere con undici reti stagionali, l’allenatore blucerchiato può optare o per una scelta conservativa e prudente, in pratica schierare la Samp con un’unica punta, oppure gettare nella mischia accanto a Caputo anche Damsgaard, con la speranza che possa ripercorre le orme di un certo Maurito Icardi, che decise una stracittadina nel 2012 addirittura all’esordio in serie A con Ciro Ferrara in panchina.

Resta da valutare il fatto che il giovane danese ha ancora il fiato corto, dopo il lungo stop per l’infortunio.

Intanto, mentre Giampaolo e i giocatori lavorano sul campo, la società deve fare i conti, è il caso di dirlo, con crescenti difficoltà finanziarie. Alla luce dell’introduzione ufficiale da parte della Figc e con il voto contrario della Lega calcio del rispetto dell’indice di liquidità quale parametro imprescindibile per l’iscrizione al campionato, anche la Gazzetta dello sport, dopo anni di inneggiamenti a Massimo Ferrero e alla sua scellerata gestione, si è accorta, si fa per dire, che la Samp non naviga in buone acque e scrive che l’iscrizione del club alla prossima serie A è a forte rischio.

Problemi ai quali i tifosi, che stanno facendo la loro parte andando in massa allo stadio, non vogliono giustamente pensare, specie nella settimana del derby, ma che purtroppo esistono e continuano a condizionare la travagliata vita della Sampdoria.