Foti e GregucciL'investigazione sul "caso" panchina alla Sampdoria da parte della procura della Figc - rispetto al ruolo di Salvatore Foti ancora privo di patentino e in lavoro in tandem con Angelo Gregucci e il suo staff - rientra nella prassi e dal club blucerchiato trapela serenità sulla vicenda. Nei giorni scorsi ci sono state delle audizioni a Bogliasco per tutto lo staff tecnico (di cui fanno parte tra gli altri anche Attilio Lombardo e Nicola Pozzi) per capire come venga effettivamente svolto il lavoro ogni giorno al Mugnaini. La società - come filtra dal club blucerchiato - è comunque tranquilla visto che ha rispettato le norme in materia, con un ampio storico alle spalle in molte altre società: in primis i controlli e le verifiche di quella che viene appunto ritenuta la "prassi" in questi casi, poi il rispetto della comunicazione verso l'esterno (le uniche conferenze stampa di Foti sono state quelle post Empoli per la squalifica di Gregucci e post Venezia per un'indisponibilità dello stesso Gregucci) senza dimenticare il rispetto sempre garantito dei protocolli in allenamenti a gare ufficiali e la condivisione del lavoro in tutto lo staff.
Certo Salvatore Foti, che formalmente ha il ruolo di vice allenatore, resta una figura centrale dello staff tecnico della Sampdoria, ma la sua posizione è gerarchicamente in subordinazione, come peraltro appare nelle gare ufficiali in panchina con Angelo Gregucci. Foti, come ben noto, é stato vice allenatore di un big come José Mourinho e già ai tempi dell’esperienza comune con il tecnico portoghese era consuetudine vederlo condurre sessioni tattiche di allenamento e vederlo protagonista a bordo campo nel contesto di gare ufficiali.
I precedenti nel calcio italiano
Non è la prima volta peraltro che una coppia di allenatori è al lavoro in una squadra italiana, quando uno dei due - pur avendo un ruolo centrale - non è ancora provvisto di patentino Uefa pro. Si va indietro di oltre trent'anni per la coppia Prandelli-Valdinoci (Atalanta 93/94), quindi Platt-Veneri proprio alla Samp nel 98/99, e ancora Tassotti-Cesare Maldini (Milan 2000/01), Guido Carboni-Magni (Genoa 2000/01), Iachini-Magni (Venezia 2001/02), Voeller-Sella e Bruno Conti-Sella (Roma 2004/05), Rizzo-Paleari (Lecce 2005/06), Orsi-Spinosi (Livorno 2006/07), Pergolizzi-Gobbo (Palermo 2006/07), Ruotolo-Russo (Livorno 2009/10), Festa-Melis (2009/10), Montella-Andreazzoli (Roma 2010/11), Stramaccioni-Giuseppe Baresi (Inter 2011/12), Lopez-Pulga (Cagliari 2012/13), Bucchi-Nobili (Pescara 2012/13) e Liverani-Murgita (Genoa 2013/14). Nello storico ci sono poi dei casi controversi come quello recente di Bocchetti-Zaffaroni (Verona 2022) quando ci furono polemiche per una deroga scaduta, e soprattutto quello della squalifica proprio dell'ex mister blucerchiato Marco Giampaolo (in coppia con Silva nell'Ascoli 2005/06) per essersi esposto troppo nel ruolo, di fatto, di primo allenatore. Altri allenatori hanno invece lavorato grazie a una deroga in attesa del patentino: dallo stesso Roberto Mancini (Fiorentina, marzo 2001) ai vari Magnani (Bologna 2010/11), Mangia (Palermo 2011/12), Seedorf (Milan 2014) e Schelotto (Palermo 2015/16).
Tanti nomi di prestigio
La Sampdoria in buona sostanza - al netto delle verifiche in corso da parte della Procura della Figc - sta rispettando le norme in materia. Peraltro molti dei nomi citati tra gli allenatori che hanno iniziato a lavorare "in tandem" coi colleghi provvisti di patentino hanno poi negli anni successivi fatto una carriera importante nel calcio, basti pensare a Mancini, a Montella o allo stesso Marco Giampaolo.
Qui Bogliasco: Benedetti in gruppo
Anti vigilia, per la Sampdoria, in vista della gara di sabato (ore 15) a Padova. Oggi rientro in gruppo di Benedetti, ancora lavoro differenziato di Riccio. Domani la rifinitura mattutina al Mugnaini, seguita dalla conferenza pre gara di Gregucci.
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