
Daniele De Rossi e una vigilia speciale, perché quando incontri una big dello spessore dell’Inter non può essere altrimenti.
“Affrontiamo una squadra molto forte - sottolinea il tecnico rossoblù - Adesso qui c'è un clima di positività, se tutto questo verrà tramutato in presunzione o in tranquillità, l'Inter è la squadra migliore per farci passare questa serenità. Arriva da noi arrabbiata per quello che le è successo in Champions League. Per tutti questi motivi noi dovremo essere perfetti. Anche perché loro non sono solo forti, ma giocano anche bene. Ci servirà un grande lavoro di squadra. Dovremo essere bravi a non concederle troppo palleggio interno”.
Poi, più nel dettaglio sull’attualità rossoblù: “Da quando sono arrivato, ho avuto da parte dei miei giocatori una disponibilità incredibile. Non solo nei miei confronti, ma anche perché loro sono del tutto consapevoli del valore di questo club, di questa tifoseria. Ostigard? Non sarà della partita. Non ha un infortunio grave però non lo rischieremo”.
Il Genoa e il successo contro una big che ancora manca in questa stagione. “Ci proveremo, certo. Ecco, se non ci riusciremo non sarà una dramma perché nessuno muore. Ma un problema sì. Perché giocheremo davanti al nostro pubblico, perché verrebbe interrotta la striscia positiva. Insomma, voglio dire che non esiste calma o tranquillità. Esiste una partita da onorare e da vincere. Dobbiamo entrare in campo con l’idea che se perdiamo è un problema grande”.
Una questione di mentalità, insomma, da coltivare di giorno in giorno. De Rossi e il suo rapporto con l’ambiente Genoa.
“Mi ha dato tanto rispetto, questo l’ho percepito fin da subito. L’ambiente Genoa ha dimenticato quanto ero ostico e ostile in campo. Questo è il mio modo di vivere il calcio e qui lo hanno capito immediatamente”.
Ostigard fuori, toccherà ancora a Otoa.
“Sebastian è un ragazzo che mi sta piacendo molto, può ancora crescere tanto, ha un potenziale incredibile. E’ un giocatore molto moderno e attento, non è moscio, vive la partita con grande attenzione. Ogni tanto lo stimolo perché vorrei che parlasse di più”.
Il pensiero corre a domenica alle 18.
“Di giocatori di qualità – conclude - ne abbiamo tanti e vanno messi in campo, basta che corrano. Sono fiducioso non tanto per quello che ho in mente a livello tattico, ma perché alleno una squadra forte. Giocherò in casa, in uno stadio che mi piace moltissimo, con un’atmosfera carica. Il nostro compito sarà quello di ritrovare questa splendida atmosfera anche alla fine della partita. Il mio incubo ricorrente è fare i punti per il Genoa”.
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